martedì 2 giugno 2015

La Stampa 2.6.15
“Ma quale tradimento? Hanno sbagliato candidato”
Pastorino contrattacca: Paita figura debole
intervista di Bruno Viani


Non usano il fioretto, la sfida a sinistra è a colpi di pugnale e di spada. Anzi: katana da samurai. Perché Lella Paita si sente accoltellata alle spalle, vittima di una congiura. Il presunto omicida, Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco e civatiano di ferro (sostenuto in questa campagna elettorale da Rete a Sinistra) parla invece di un atto di autolesionismo portato avanti fino alle estreme conseguenze.
Pastorino, come si sente ad essere visto da tutti come l’uomo che ha consegnato la Liguria alla destra?
«Io non ho accoltellato nessuno: chi ha votato per me, se fosse stato costretto alla scelta secca tra Paita e Toti, non sarebbe andato alle urne. Semmai è il partito che ha fatto harakiri».
Un suicido consapevole?
«Esattamente così: il Pd conosceva benissimo la debolezza della candidatura che aveva messo in campo, i segnali c’erano. Bastava andare per strada, si sentiva dire: basta che non vinca la Paita, era un tam tam. E il risultato è che in un anno il Pd ligure è passato direttamente dal 42 al 25%. Se non è harakiri questo...».
Intende dire che la classe dirigente del partito non sa ascoltare più la gente comune?
«Sì , la classe dirigente ha responsabilità enormi e adesso ha complicato tutto: in queste elezioni ha messo in campo direttamente tre segretari provinciali e un segretario regionale ed è uscita sconfitta. Deve trarre le conseguenze».
Ha sentito Civati?
«Stamattina, tra un’intervista e l’altra. Mi ha detto che è soddisfatto: da quando esiste il Pd, nessuna compagine di sinistra l’aveva mai ottenuto un risultato vicino al 10%».
Paita dice: Pastorino ha fatto una scelta cinica e spregiudicata, ha preso un consigliere ma ha consegnato la Regione alla destra. Il problema è lei?
«No, il problema è che in Liguria è venuto tre volte il presidente del consiglio, sono venuti non so quanti ministri dalla Boschi a Franceschini e neanche loro hanno saputo raddrizzare un progetto perdente a livello nazionale»
I grillini vanno avanti da soli, voi sul territorio con chi pensate di allearvi?
«Offriremo il nostro voto a chi avrà buoni temi, senza allearci con nessuno. E di certo continueremo a esistere».