lunedì 15 giugno 2015

La Stampa 15.6.15
“Così insegno ai principi la matematica e il rispetto”
di M. Mo.


Oltre le mura rosse del palazzo reale, in una piccola strada interna, sorge il «College Royal» sorvegliato da sentinelle delle tre armi. Si tratta della scuola dove i principi del Marocco studiano, si formano, conoscendo il mondo per prepararsi alle future responsabilità. Nel 1977 re Hassan II chiama un insegnante di Matematica di Nizza, Jean Louis Martinelli, a occuparsi della formazione del figlio primogenitori Mohammed e da quel momento inizia per il «prof» una vita a corte fatta di lezioni, libri di testi e amicizie di lunga data. «Appena arrivato mi resi conto che non si trattava di classi tradizionali perché ognuna ruotava attorno a un singolo principe» ricorda Martinelli, spiegando che «ogni principe viene affiancato da una dozzina di coetanei selezionati dal ministero dell’Educazione fra i più brillanti di quella generazione in tutte le discipline».
Al di là del Palazzo
Il risultato è che il principe diventa presto amico dei compagni di classe, che vengono da ogni angolo e ceto sociale del Paese, creando dei legami destinati a durare nel tempo, consolidando legami al di fuori della casa reale. Avviene spesso che tali compagni di classe assumono compiti di fiducia, su mandato della famiglia reale. Se Martinelli insegna, ancora oggi, matematica, assieme a lui nel corpo dei docenti del «College Royal» vi sono professori di scienze, arti, francese, inglese, spagnolo e sport, a cominciare dall’equitazione. Dopo aver istruito Mohammed VI in matematica, Martinelli ha ripetuto l’opera con i figli del re ed ora è in attesa di sapere se anche i nipoti - figli del fratello e delle tre sorelle del sovrano - seguiranno la stessa strada, entrando nelle sue classi. «Durante le ore di lezione c’è in aula un clima di grande compostezza - spiega Martinelli - perché tutti prendono molto sul serio ciò che vi viene detto» anche se poi difficoltà, incertezze ed errori «sono quelle di tutti gli alunni in età scolare». Al termine di ogni anno c’è però «l’unica prova che si svolge fuori il College Royal» ovvero l’esame di Stato e ciò spinge i principi, fin dalle elementari, ad adattarsi al confronto con la società che sono chiamati a rappresentare. [m. mo.]