domenica 17 maggio 2015

Repubblica 17.5.15
“Prevedibile ondata di ricorsi se i risarcimenti saranno parziali”
di Rosaria Amato


ROMA Manageritalia ha promosso con Federmanager il ricorso alla Corte Costituzionale: «Non accettiamo che ci sia un ulteriore intervento parziale e non universale», dice il presidente Guido Carella.
Quindi se il decreto del governo andasse invece proprio in questa direzione, voi siete pronti a un nuovo ricorso?
«Noi ci prepariamo a far valere i nostri diritti, e aspettiamo di avere giustizia per tutti i 5 milioni di pensionati colpiti dal provvedimento».
Non accetterete dunque un rimborso con criteri progressivi?
«La progressività c’è già nelle aliquote e nelle norme di rivalutazione delle pensioni. Nel 2010 la Corte Costituzionale aveva rigettato il ricorso contro il blocco del 2008, invitando però il governo a non reiterare quel tipo di intervento. E invece si è scelto ancora una volta di utilizzare le pensioni per fare cassa, e non certo per promuovere un’azione di equa ridistribuzione, che dovrebbe invece rispondere ai due principi di universalità e progressività richiamati dalla Consulta».
Quindi voi accettereste invece un contributo che avesse l’obiettivo di un’equa distribuzione?
«Al momento è una questione secondaria. Intanto riteniamo che debbano essere riconosciuti i diritti costituzionali. Se venissero riconosciuti solo parzialmente non ci sarebbe neanche bisogno di un nuovo ricorso da parte nostra, perché si attiveranno centinaia di ricorsi individuali con aggravio doppio per lo Stato».
Ha letto in questi giorni gli interventi che invitano i pensionati a desistere in nome della solidarietà tra generazioni?
«Quale messaggio diamo ai nostri giovani, vogliamo anestetizzarli ulteriormente offrendo loro magari un reddito minimo di cittadinanza o un reddito minimo garantito? Si vuole far credere loro che migliorare nella scala sociale è un peccato, una colpa grave che ha come conseguenza la persecuzione da parte del fisco».
E le conseguenze di questa sentenza sul bilancio dello Stato?
«Secondo noi ci sono ambiti in cui è più concreto cogliere queste opportunità: la lotta all’evasione e il freno alla spesa pubblica. Quando tutti questi interventi verranno avviati saremo disponibili a fare la nostra parte».