Il Sole 22.5.15
Dati Global Blue: tax free shopping
Cinesi primi in tutta Europa, confermato il crollo dei russi
di G.Cr.
Dopo un breve periodo di arresto, il mercato europeo del tax free shopping torna a crescere e, nonostante il calo di acquisti da parte dei russi, in aprile fa registrare un aumento delle vendite del 7%. Positivo il trend in tutti i Paesi, ad eccezione della Gran Bretagna, come spiegato dai dati che Global Blue, società specializzata nel fornire servizi connessi allo shopping dei turisti stranieri, ha presentato ieri a Milano in occasione dell’Osservatorio Altagamma (si veda l’articolo qui sopra).
In Europa il tax free è concentrato in quattro Paesi: Francia, Germania Gran Bretagna e Italia. Negli ultimi dodici mesi, la Francia ha fatto registrare la crescita più consistente di acquisti tax free (+15%), seguita dalla Germania (+9%) e dall’Italia (+1%). «L’unico calo, del 2%, è quello della Gran Bretagna ed è legato – ha spiegato Antonella Bertossi, Marketing sales manager di Global Blue – alla sterlina forte e alla diminuzione degli acquisti da parte dei globe shopper del Medio Oriente».
Protagonisti del tax free shopping negli ultimi dodici mesi sono stati i turisti cinesi, che rappresentano ormai il 32% degli acquisti a livello mondiale e il 31% a livello europeo (in crescita del 24% rispetto allo stesso periodo del 2014 in entrambi i mercati). I russi fanno registrare un calo degli acquisti per effetto del rublo debole (-28% sia a livello mondiale sia in Europa), ma conservano la seconda posizione tra i top spender, con l’11% e il 13% della spesa nei due rispettivi mercati.
«Un altro trend interessante – ha spiegato Antonella Bertossi – è che sono tornati a crescere gli acquisti degli americani, che da maggio 2014 ad aprile 2015 sono aumentati del 6%, arrivando a raggiungere una quota del 4% del mercato sia a livello mondo sia in Europa». Tra le nazionalità che presentano le dinamiche più interessanti, in base ai dati diffusi da Global Blue, si ritrovano i taiwanesi (+32%), che valgono oggi il 2% del totale mondiale ed europeo. Gli acquisti tax free dei giapponesi (anch’essi 2% del mercato mondiale) soffrono invece a causa della debolezza dello yen e fanno registrare un calo del 12% negli ultimi dodici mesi. I cittadini di Hong Kong effettuano più acquisti tax free in Europa (+29% tra maggio 2014 e aprile 2015, con una quota di mercato del 3%) che nel resto del mondo (dove sono comunque cresciuti del 27%).
«La buona performance del tax free shopping è sicuramente frutto della capacità degli operatori dell’accoglienza – ha voluto sottolineare Bertossi di Global Blue –. La maggior parte di loro ha saputo proporre itinerari turistici ricchi e coinvolgenti, facendo leva su un mix di servizi, tra cui lo shopping, dedicati proprio a intercettare i turisti internazionali, cinesi in testa. Sarà importante continuare a seguire questa strada anche durante i mesi di Expo, che rappresenta un’occasione importante non soltanto per l’Italia, ma per tutti i Paesi dell’area euro». Le previsioni per il 2015, sulla base dei risultati dei primi quattro mesi dell’anno e dello scenario economico globale, sono positive: «Quando, nell’ottobre scorso, avevamo parlato di crescita piatta, eravamo stati forse un po’ troppo cauti – ha concluso Antonella Bertossi –. Riteniamo che nel 2015 il tax free shopping, in Europa, crescerà del 5-10% e che l’Italia sarà in linea con queste percentuali».