Corriere 8.5.15
L’anarchico di Lugo che sparò a Crispi
di Antonio Carioti
Oggi il nome di Paolo Lega, anarchico romagnolo nato a Lugo nel 1868, dice ben poco al lettore. Ma il 16 giugno 1894 quel giovane per poco non cambiò la storia d’Italia: a Roma sparò due colpi di pistola contro la carrozza in cui si trovava il capo del governo, Francesco Crispi, che però rimase illeso. Una vicenda che Giuseppe Galzerano, editore e storico, ha ora ricostruito nei più minuti dettagli. Il libro s’intitola semplicemente Paolo Lega (Galzerano editore, pp. 1.215, € 50, tel. 0974.62028): offre documenti, verbali, articoli di giornale. Oltre a raccontare la vita del protagonista. ricostruisce il contesto, con la repressione dei moti di Lunigiana e dei Fasci siciliani, l’ostilità diffusa verso Crispi. E poi la reazione dopo l’attentato: l’immediata condanna del responsabile a vent’anni di carcere; leggi ancora più aspre contro i sovversivi; un altro processo ai presunti complici di Lega, che però furono assolti. Non c’era un complotto anarchico dietro i due spari. Lega aveva agito da solo e da solo morì poco più di due anni dopo, nel settembre 1896, in una colonia penale agricola presso Cagliari. Ma intanto anche la stella di Crispi era tramontata: la disfatta di Adua lo aveva costretto a dimettersi.