lunedì 18 maggio 2015

Corriere 18.5.15
Scuola, apertura sul ruolo dei presidi
Oggi la riforma torna in aula, le riunioni fino all’ultimo per definire le modifiche
Renzi: «Pronto al confronto». I nodi: le schede di valutazione e i precari esclusi
di Valentina Santarpia


Il ruolo del preside-sceriffo, le chance di assunzione per i precari, il merito dei docenti, che potrebbero essere giudicati (e quindi premiati) attraverso schede di valutazione. Eccoli i temi caldi della «Buona scuola» che arrivano oggi a Montecitorio. Dopo aver approvato i primi sette articoli (escluso il 6°), oggi è previsto il voto dell’articolo 8 (organico dell’autonomia), del 9 (competenze del dirigente), del 10 (il piano di assunzioni). Il premier Matteo Renzi, mentre proclama che «è finita la stagione del 6 politico» anche per gli insegnanti, aggiunge di essere «pronto al confronto» sul ruolo dei presidi. Fervono le riunioni per mettere a punto modifiche che accontentino le richieste della piazza del 5 maggio. L’ultima ci sarà stamattina alle 9.
Ma quali sono i punti critici? Sull’organico funzionale la battaglia si gioca sulle reti territoriali: che sono state trasformate già da regionali a provinciali. Ma «molti vorrebbero che i professori continuassero a girare in base a graduatorie e punteggi, mentre per noi è fondamentale che l’organico delle reti sia fissato per tre anni, per dare continuità didattica» spiega Simona Malpezzi (Pd).
Sul ruolo del dirigente scolastico, la partita è più complessa. La norma è già stata modificata. La valutazione del docente non sarà più fatta dal solo dirigente — come in una precedente versione del disegno di legge — ma insieme al Comitato di valutazione, composto da docenti, genitori e, nel caso delle superiori, anche da studenti. Questa modifica ha scatenato ulteriori proteste, per il timore che i prof severi venissero «bocciati» dagli studenti scansafatiche. «Ma il comitato stabilirà solo i criteri per giudicare i docenti» spiega l’onorevole Anna Ascani. E allora come saranno veramente dati i voti agli insegnanti? «In base ai progetti, ai risultati ottenuti dai ragazzi, al lavoro in team. Molti ci stanno chiedendo che vengano inserite anche delle schede di valutazione, da consegnare al comitato: non è detto che non siano introdotte dai decreti attuativi».
Se il dirigente valuta, lui da chi viene valutato, anche ai fini dell’aumento di stipendio? Nella nuova versione sono stati potenziati gli ispettori esterni. Ma significa che dagli attuali 60 si passa a 140, che in tre anni dovranno valutare l’operato di circa 7.500 presidi in tutta Italia.
L’altro tema è quello delle assunzioni. Acclarato che le graduatorie ad esaurimento non saranno esaurite (restano fuori prof di scuola primaria e infanzia), per i precari di II fascia — che hanno già ottenuto di poter continuare a lavorare anche se hanno più di 3 anni di servizio — si profila un’altra chance: lo sblocco del sostegno. C’è infatti l’ipotesi che i neo assunti siano liberi di scegliere tra sostegno e un’altra specializzazione: in questo caso si «libererebbero» nuovi posti per i precari di II fascia proprio sul sostegno.
Nodo da sciogliere anche sugli idonei del concorso 2012, che saranno assunti, ma probabilmente prima del concorso del 2016. Sarà deciso nelle prossime ore, così come la modifica del 5 per mille, che diventerà più «equo».
Valentina Santarpia