Stasera su Rai 1: “Petrolio”
Corriere 13.4.15
Lo speciale su Rai Uno «Gli Usa e Al Baghdadi Così è nato il Califfato»
di R. E.
Una storia per immagini. Per capire la genesi di un fenomeno che sta cambiando il volto del Medio Oriente. Stasera su Rai1, la trasmissione di Duilio Giammaria «Petrolio» racconta la genesi dell’«Impero del male». Parliamo naturalmente dell’Isis, la fucina del nuovo terrore che, tuttavia, ha avuto la sua incubatrice nei campi di prigionia americani in Iraq. «In particolare — spiega Giammaria, un «veterano» del Medio Oriente — 17 dei 25 principali leader del Califfato sono stati detenuti a Camp Bucca, prigione dove gli americani hanno rinchiuso gli ex gerarchi di Saddam e i nuovi jihadisti».
Al Baghdadi si «forma» proprio all’interno dei reticolati in filo spinato dove il vecchio e il nuovo Iraq si ritrovano: il percorso diventa un classico del jihadismo. Prima la simpatia per le teorie dei Fratelli musulmani, poi l’adesione ad Al Qaeda, infine il salto verso metodi e fini che superano in brutalità e cinismo qualunque rivolta dell’area.
«La nostra inchiesta — dice ancora Duilio Giammaria — cerca di far luce su eventi che si inseriscono in una storia recente molto complicata, quasi inintelligibile. Eppure, a spiegarla passo dopo passo, ogni aspetto assume contorni e significati precisi».
Come la ferocia dei militanti dell’Isis: «All’inizio poche decine di guerriglieri si inseriscono nella rivolta della “società civile“ siriana contro Assad. Basta poco e i loro metodi impietosi conquistano l’arena». Non c’è più posto per nessuno, sono i jihadisti taglia teste a condurre i giochi in Siria: «È la paura a cambiare tutto». Nella puntata di «Petrolio» di stasera, con inizio alle 23 e 40, vengono inoltre esaminati, grazie a fonti inedite, anche i canali di finanziamento del Califfato, mentre un servizio racconta come l’Italia affronta la nuova minaccia, mentre la Libia lancia l’allarme: aiutateci o diventeremo come la Somalia.