La Stampa 27.4.15
“Buona scuola”, doppio esame: emendamenti e sciopero unitario
Da oggi la commissione Cultura alla Camera deve vagliare 2400 proposte di modifica
Il tam tam delle associazioni sul Web per la protesta del 5 maggio: nessuno resti a casa
di Flavia Amabile
Oggi sulla riforma della scuola di Renzi inizierà l’esame dei 2400 emendamenti presentati, mentre i sindacati vanno avanti nell’organizzazione della protesta.
Anche se la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha definito «squadristi» i contestatori di venerdì a Bologna e lo scontro con il governo aumenta giorno dopo giorno, le associazioni stanno preparando con cura il grande sciopero del 5 maggio, il primo unitario dopo sette anni. I promotori sono ottimisti, prevedono un’adesione massiccia nelle principali città, una serrata delle scuole e un fiume di docenti, Ata e dirigenti che parteciperanno alle manifestazioni di piazza. E anche dove non sono segnalate manifestazioni ufficiali si annunciano gruppi auto organizzati di docenti: il tam tam corre via web, l’invito è di organizzare flash mob pacifici e colorati al motto di «Nessuno resti a casa».
La ministra Giannini ha definito «squadristi» i contestatori in un’intervista a “Repubblica”, una parola che provoca molte critiche da parte dell’opposizione, qualcuna anche dall’interno del Pd (Stefano Fassina le considera «parole inaccettabili»).
Intanto l’Invalsi pensa al rinvio dei test, in calendario da mesi per il 5 maggio (prova preliminare di lettura per la II primaria e prova di Italiano per II e V primaria), data scelta non a caso dai sindacati. La decisione ufficiale sullo slittamento delle prove sarà presa oggi. Una delle ipotesi è il rinvio anche della prova di Matematica sempre in II e V primaria, prevista per il 6 maggio, mentre i test per le Superiori (12 maggio) non dovrebbero subire variazioni.
Da oggi in commissione Cultura alla Camera il lavoro avrà ritmi serrati fino al ponte del Primo maggio: da esaminare ci sono 2.400 emendamenti. Se non ci saranno ostacoli politici, il dibattito in aula potrebbe cominciare l’11 maggio. Considerando che nell’ultima settimana di maggio le Camere probabilmente lavoreranno a ritmo ridotto per la concomitanza con le elezioni regionali e amministrative, l’approvazione definitiva del Senato non potrà arrivare prima della metà di giugno, come peraltro anticipato dalla stessa Stefania Giannini. Poi ci saranno i tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta.
L’entrata in vigore potrebbe quindi coincidere con la fine di giugno. Tempi che, secondo gli addetti ai lavori, inducono a pensare che una bella fetta di riforma (albi territoriali compresi) sarà rimandata all’anno scolastico 2016-2017.