sabato 25 aprile 2015

Il Sole 25.4.15
Pechino ricerca 100 «most wanted»
La stretta cinese sui reati finanziari


Hanno intascato tangenti, riciclato denaro, dirottato fondi, emesso fatture false.
Sono i 100 “most wanted”, la lista dei ricercati in Cina per reati economici e finanziari appena diffusa dalla Commissione centrale per le ispezioni disciplinari. Sono tutti fuggiti all’estero, ben 66 negli Stati Uniti, gli altri in Asia e Africa.
E devono sperare in cuor loro di non essere arrestati, perché da quando il presidente Xi Jinping è salito al potere ha cominciato a fare sul serio nella lotta alla corruzione - una piaga dilagante che frena lo sviluppo cinese - e non sono rari i casi di condanne capitali.
Se Xi e la nuova classe dirigente di Pechino hanno finora deluso sul fronte dei diritti, lasciando inalterato il rigido quadro di limitazioni delle libertà, bisogna riconoscergli gli sforzi compiuti sul fronte economico.
Graduale apertura del mercato e del sistema finanziario e lotta alla corruzione sono passi avanti importanti. In attesa delle riforme politiche.