Il Sole 25.4.15
L’ambasciatore. Nuova energia a un’amicizia millenaria
Cina e Italia insieme per un futuro comune
di Li Ruiyu
Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia
«La Via della Seta», per i popoli cinese e italiano, non è espressione sconosciuta. Già più di 2mila anni fa, questo lungo corridoio commerciale collegava due nazioni così distanti, promuovendo fortemente gli scambi culturali e mettendo in contatto grandi civiltà.
Oggi lo spirito di “cooperazione pacifica, apertura e tolleranza, apprendimento reciproco e mutuo vantaggio” è alla base della nuova Via della Seta, sempre più energica e vitale. Il Presidente cinese Xi Jinping ha proposto di costruire “la Cintura economica della Via della Seta” e “la Via della Seta marittima del 21° secolo” (“one Belt one Road” in inglese, ndr) “per portare avanti l’eredità spirituale dell’antica Via della Seta”. E dunque di estrema importanza sono le infrastrutture; la cooperazione economica è punto di partenza imprescindibile nonché forza motrice; gli scambi culturali e umani sono un supporto importante. Attraverso il rafforzamento degli scambi reciproci, del commercio e degli investimenti; l’approfondimento della cooperazione con i Paesi attraversati dalla Nuova via della Seta, la Cina si impegna a creare un “sistema di profitto comune” e, insieme, a sviluppare un sistema che abbia un “futuro comune”: prospero e vantaggioso per tutti.
Con gli sforzi congiunti di tutti, l’iniziativa “una striscia e una via” si sta traducendo in azioni concrete. Non è passato molto tempo da quando la Cina ha reso pubbliche le sue intenzioni di voler dar vita al progetto. A tale scopo, il contributo iniziale dell’Asian Infrastructure Investment Bank è stato sostanziale, oltre a quello dei 57 Paesi fondatori (Italia compresa). La Cina ha già attivato il Fondo della Via della Seta con una dote di 40 miliardi di dollari. Alcune iniziative relative alle infrastrutture, agli investimenti commerciali, alla cultura e alla sanità, stanno procedendo.
Sono convinto che nel prossimo futuro potremo già raccoglierne i primi frutti. L’Italia è importante partner strategico della Cina nella Ue. Negli ultimi anni la cooperazione tra Italia e Cina si è sviluppata rapidamente. Lo scorso anno i due premier si sono scambiati le visite di Stato, il volume del commercio bilaterale è aumentato del 10%, l’Italia è diventata uno dei principali Paesi di destinazione degli investimenti in Europa da parte cinese. Il capitale cinese, il mercato e il made in Italy, la stretta cooperazione nel campo del design; tutto ciò si è concretizzato operazioni come quella di Shandong Heavy Industry Group e Ferretti, Shanghai Electric e Ansaldo e, infine, ChemChina e Pirelli.
La Nuova via della Seta è un’occasione importante tanto per l’Italia quanto per la Cina. L’Italia in passato era la destinazione finale della Via della Seta e, oggi, è un punto di giunzione tra la quella terrestre e quella marittima. I nostri Paesi devono saper cogliere questa opportunità, promuovendo pienamente una cooperazione di eccellenza in campi come high-end manufacturing, risparmio energetico, fashion design, modernizzazione agricola, e continuando a migliorare e promuovere un modello di cooperazione reciprocamente vantaggiosa sulla base del principio: “design italo-cinese, produzione congiunta e vendite globali”; contribuendo al miglioramento della ristrutturazione economica della Cina e alla ripresa economica dell’Italia. Confido che la strategia di Pechino saprà dare nuova energia e vitalità allìamicizia plurimillenaria di Cina e Italia.