martedì 21 aprile 2015

Il Sole 21.4.15
La crisi ellenica. L'obiettivo: rafforzare le riserve cash del governo
Tsipras requisisce per decreto la cassa degli enti pubblici
di Vittorio Da Rold


Il Governo Tsipras sta raccogliendo tutte le riserve disponibili in un'unica tesoreria centrale per far fronte ai crediti in scadenza (2,5 miliardi di euro verso l'Fmi a maggio) e pagare stipendi e pensioni (1,7 miliardi di euro al mese). Dopo aver fatto moral suasion, il governo si è visto costretto ad emanare un decreto legge perché molti dirigenti di enti locali e società statali non avevano aderito “spontaneamente”. «Per esigenze urgenti e impreviste» tutte le amministrazioni pubbliche della Grecia «sono obbligate a depositare le loro riserve di cassa e a trasferire i loro fondi nei loro conti presso la Banca di Grecia». Così il governo greco che ha emesso un decreto di emergenza che conferma la crisi di liquidità dello Stato, una situazione da economia di guerra con un debito pari a 317 miliardi di euro, ma di cui solo 67 miliardi in mano ai privati (da cui la relativa tranquillità delle borse e l'estrema volatilità degli spread sui bond). Il decreto presidenziale giunge in un momento critico nei negoziati di Atene con i creditori internazionali.
“Non ho informazioni dettagliate sulla liquidità” della Grecia, ma fra giugno, luglio e agosto l'ammontare dei pagamenti che Atene dovrà effettuare aumenterà significativamente e “serve un accordo prima”, ha affermato il responsabile del Dipartimento europeo dell'Fmi, Poul Thomsen, un veterano della crisi greca al punto che quando arriva ad Atene deve essere scortato della polizia per motivi di sicurezza.
“Il nuovo governo greco è stato eletto con il forte mandato” di cambiare il programma di salvataggio, i cui obiettivi possono essere raggiunti in vari modi: “stiamo trattando per cambiare il programma e dobbiamo farlo in modo da capitalizzare i progressi effettuati” ha affermato Thomsen, sottolineando che le trattative hanno bisogno di tempo e l'Fmi per “concludere la review (la sesta della serie) ha bisogno di un piano ampio, non di alcune misure. Non chiediamo un taglio di tutte le pensioni ma l'eliminazione di alcune distorsioni. Nessuna si aspetta che la revisione possa essere conclusa per il vertice di Riga”, dove è in calendario l'Eurogruppo il 24 aprile. Atene attende da agosto i 7,3 miliardi di euro dell'ultima tranche europea mentre l'Fmi finirà nel 2016 ad elargire i suoi fondi. Intanto oggi arriva in missione ad Atene il ceo del gigante russo dell'energia Gazprom, Aleksei Miller, per incontri con il premier greco Alexei Tsipras e il ministro dell'energia per discutere dell'ipotesi di estendere il gasdotto Turkish Stream, alla Grecia e anticipare parte dei profitti futuri dei diritti di transito del gas sul suolo greco per una cifra tra i 3-5 miliardi di euro.
Il Brussels Group “continua il suo lavoro”, ha affermato ieri il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas. “Il lavoro, che ora si è intensificato e questo è un buon segnale”, ha aggiunto il portavoce. L'incontro del Brussels Group, ha precisato il portavoce, si tiene a Parigi “per questioni puramente logistiche”. Dopo le riunioni del Brussels Group di lunedì e martedì a Parigi, mercoledì ci sarà un Euroworking group a Bruxelles in vista dell'Eurogruppo informale a Riga. L'11 maggio, alla vigilia dei pagamenti che Atene dovrà fare ai suoi creditori (Fmi), è poi previsto il prossimo Eurogruppo formale a Bruxelles.
Atene però non può continuare a tirare troppo la corda. Il disavanzo delle partite correnti a febbraio è aumentato, salendo a 929 milioni di euro a febbraio, rispetto a 729 milioni di euro del corrispondente mese dello scorso anno.