giovedì 2 aprile 2015

il Fatto 2.4.15
D’Alema e la rivista che è peggio del Fatto
di Antonio Padellaro


Il dossier, di quelli tosti, ha come titolo: “Nuove regole, pericolose derive”. All’interno, due articoli che sparano alzo zero sulle riforme di Renzi. Il primo: “Critica a un Parlamento di nominati”, è firmato dal senatore del Pd Vannino Chiti. Il secondo: “Verso una democrazia cesaristica”, da Nadia Urbinati, politologa della Columbia University di New York. Non li pubblica Il Fatto, ma l’ultimo numero di Italianieuropei, trimestrale dell’omonima fondazione presieduta da Massimo D’Alema, quella di cui molto si parla nelle cronache giudiziarie a proposito di Cpl Concordia. Durante una perquisizione presso la cooperativa rossa, infatti, sono stati sequestrati tre bonifici di 20 mila euro ciascuno a favore della fondazione. Molto cara anche al regista degli affari, Franco Simone che in una intercettazione “invita a investire” nel prestigioso marchio culturale. Lodevole esempio di pluralismo visto che le pagine di Italianieuropei sono, e ci mancherebbe altro, in linea con la dichiarata avversione di D’Alema nei confronti del giovane premier. A proposito del Parlamento dei nominati, Chiti scrive tra l’altro “di un grave deficit democratico che lacera ulteriormente il rapporto tra cittadini ed eletti”. Mentre il saggio della Urbinati andrebbe riprodotto per intero: un circostanziato atto d’accusa sull’attacco sferrato dal Pd alla nostra Costituzione “che rischia di portare l’Italia verso una democrazia di stampo cesaristico”. Una Concordia antirenziana: chi l’avrebbe detto? O, forse, compravano senza leggere.