mercoledì 15 aprile 2015

Corriere 15.4.15
Vendola, il commiato dal potere e quel partito biodegradabile


«Spero di recuperare l’allegria». Nichi Vendola si appresta a lasciare, dopo due mandati, la presidenza della Regione Puglia ed è come se si togliesse un peso. «È stata un’esperienza molto bella, ma anche molto dolorosa: il potere ti può avvelenare l’anima» ha detto ieri, tracciando un ultimo bilancio a partire da una sera di dieci anni fa quando, da outsider di sinistra, sconfisse a sorpresa Raffaele Fitto. Il leader di Sel dice di volere ora tempo per sé: un matrimonio con il compagno Ed, «magari anche la paternità» ha raccontato in un’intervista a Chi, e poi «leggere libri di poesia, scrivere versi, ritornare a respirare il profumo del mondo». Pare il preludio di un’uscita di scena più generale, ma Vendola precisa che «no, la passione politica è interna alla mia vita, non si smette di lottare per le cose in cui si crede». In pratica, resta per ora alla guida di Sel, un partito che ha spesso definito «biodegradabile», cioè pronto a sciogliersi in qualcosa di più grande. Prospettiva che, a sinistra, non pare proprio dietro l’angolo.