Repubblica 25.2.19
Intervista a Francesco Zanardi
"Bisognava cacciare subito qualche vescovo così la Chiesa non è credibile"
Città del Vaticano
di P.R.
«Noi
vittime ci aspettavamo un finale differente. Quantomeno l’annuncio del
licenziamento di diversi vescovi. Invece, abbiamo dovuto sentire il Papa
che addirittura nel discorso finale arriva a dire che "la Chiesa,
insieme ai suoi figli fedeli, è anche vittima" dei crimini della
pedofilia. La Chiesa vittima?
Questo è troppo, pensavo che le vittime fossimo noi».
Francesco
Zanardi, vittima degli abusi di un sacerdote all’età di undici anni e
oggi presidente della Rete L’Abuso è furente. Le conclusioni del summit
avvenuto in Vaticano per contrastare gli abusi sessuali del clero sui
minori sono a suo dire «ridicole».
Quattro giorni fa lei assieme ad altre vittime ha incontrato il Comitato organizzatore del summit. Cosa vi siete detti?
«La
cosa più incredibile è che un membro del Comitato ci ha spiegato che
loro vogliono intervenire, ma che le gerarchie non ubbidiscono. Una
ragione in più per cacciarle via, dico io! I nomi dei vescovi
insabbiatori li conoscono. Cosa aspettano?».
Cos’è la Chiesa per lei?
«A questo punto non saprei cos’altro dire se non che è un’organizzazione criminale».
Cosa
pensa delle parole del Papa? «Se Francesco ritiene che la Chiesa sia
vittima allora denunci i preti pedofili e in sede civile chieda i danni
per quanto hanno fatto alla Chiesa. Perché non lo fa?».
In questi giorni ha potuto incontrare il Papa?
«Speravo,
ma non si è fatto vedere. Ormai ho chiuso con lui e con la Chiesa. Io e
tutti i diciotto rappresentanti delle vittime riteniamo che sia stata
tutta una buffonata. Come pensano di essere credibili in questo modo?».
Quando avete incontrato il Comitato avete detto esattamente cosa vi aspettavate da questo summit?
«Eravamo
pronti ad alzarci e a sbattere la porta se avessimo compreso che le
cose sarebbero andate in questo modo. Ma abbiamo voluto dare fiducia,
aspettare la fine. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Ancora una
volta solo e soltanto parole. Ma almeno finalmente è chiara una cosa:
tolleranza zero significa credibilità zero».
Il Vaticano ha annunciato un nuovo Motu proprio papale.
«Inizi a fare rispettare il Motu proprio precedente. A cosa serve un altro?».
– p. r.