Il Fatto 24.2.19
Pedofilia, card. Marx: “Tanti dossier sugli abusi fatti sparire”
Al
terzo giorno del vertice di lotta alla pedofilia nella Chiesa, arriva
il mea culpa di Papa Francesco. “Abbiamo ascoltato le voci di vittime
sopravvissute a crimini che minori e giovani hanno sofferto”, ha detto
Bergoglio, chiarendo che per il futuro si dovrà trovare il coraggio di
esaminare a fondo le coscienze, di guardare sinceramente alle situazioni
nei diversi paesi, alle azioni singole. Intanto, nel giorno dedicato
alla trasparenza, il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio
per l’Economia della Santa Sede, fa scoppiare il caso dei dossier
scomparsi dalle diocesi. L’arcivescovo di Monaco denuncia una
connessione strettissima tra abuso sessuale e abuso di potere
nell’amministrazione della Chiesa. I plichi che avrebbero potuto
documentare i crimini e fare i nomi sono stati stracciati o, peggio, non
hanno mai visto la luce. Le procedure per perseguire i reati sono state
disattese, cancellate. E così i diritti degli abusati “calpestati e
lasciati all’arbitrio dei singoli”. Secondo quanto rivelato da
L’Espresso da quando Bergoglio è diventato Papa a marzo del 2013 fino al
31 dicembre del 2018 in Vaticano sono arrivate circa 2.200 nuove
denunce da tutto il mondo. Una media di 1,2 nuovi casi al giorno.