martedì 5 febbraio 2019

Repubblica 5.2.19
Cambia la musica in Rai al figlio rapper di Travaglio la sigla di “ Popolo Sovrano”
Freccero commissiona a Trava la stesura di un brano per il trailer del nuovo programma di punta del serale di Rai2
di Goffredo De Marchis


La Marsigliese, prima scelta di Carlo Freccero, è stata scartata. Era sovranismo ma macroniano. Un autogol. Allora si è virato su un testo italiano, giovane, fresco e si è pensato al rap. Tra i candidati per il trailer e probabilmente la sigla del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano” che andrà in onda il giovedì sera al posto di “ Nemo”, è spuntato così il musicista Trava, nome d’arte di Alessandro Travaglio, figlio di Marco.
Da Rai2 fanno sapere in via informale che l’ipotesi è vera, che domani si terrà la riunione decisiva per il varo del programma (condotto da Alessandro Sortino) e verrà scelto anche l’autore del tema musicale. A Trava, 23 anni, abbastanza conosciuto nel mondo del rap, è stato chiesto infatti di scrivere un testo originale. Adatto a una trasmissione televisiva ma nelle sue corde. Poi verrà girato il trailer. Il rapper non dovrebbe comparire prestando solo la sua voce e la sua musica.
Trava da anni cerca di separare la sua carriera da quella del direttore del Fatto. « Non faccio il giornalista, faccio musica. Non c’entriamo niente uno con l’altro » . In tv è apparso con il padre in una puntata di “ Scherzi a parte” su Canale 5 e ha partecipato a “ Italia’s Got Talent” su Sky ( guadagnandosi anche un buon numero di visualizzazioni Youtube: 2milioni e 200 mila). Anche lì si sono sprecate le domande sulla sua parentela.
In questo caso, però, il rischio di incrociare i due destini esiste, eccome. Freccero e Marco Travaglio condividono infatti l’epurazione dalla Rai berlusconiana dopo una puntata di Satirycon. E oggi sono legati dal giudizio positivo sul governo gialloverde. Travaglio guida un quotidiano molto vicino ai grillini. Gli stessi grillini hanno indicato il nome di Freccero per il ritorno sulla poltrona di Rai2.
Ma nei prossimi giorni il Movimento vivrà un cortocircuito anche sulla tv pubblica. Dopo aver conquistato l’azienda, i 5 stelle annunciano un flash mob di protesta sotto viale Mazzini. Per chiedere cosa? Per chiedere che Fabio Fazio e Bruno Vespa abbassino i loro stipendi, rientrino nei parametri dei giornalisti ( tetto a 240 mila euro), per dimostrare di essere come sempre anti- casta. Di lotta e di governo però perché oggi la Rai è controllata dal governo in cui i grillini hano premier, vicepremier e ministri. Alessandro Di Battista ha lanciato il guanto di sfida domenica, ieri Luigi Di Maio è tornato a parlare di stipendi esagerati e Matteo Salvini ha attaccato di nuovo Fazio.