lunedì 11 febbraio 2019

Repubblica 11.2.19"
Ero un paramilitare, sono sopravvissuto non possiamo tornare a quell’inferno"

PETTIGO ( IRLANDA — IRLANDA DEL NORD) Ottant’anni, la sua officina è il primo edificio della parte nordirlandese di Pettigo, un piccolo villaggio che si trova sia in Irlanda che in Irlanda del Nord: il confine sono un fiumiciattolo e il ponte. Mervyn Johnston è protestante, ex pilota automobilistico, poi paramilitare dell’Ulster Defence Force negli anni Settanta e Ottanta, oggi meccanico: «Sono stati tempi drammatici, potevi essere sparato o morire in un’esplosione in ogni istante, per fortuna sono vivo, ma l’azienda della mia famiglia è stata fatta saltare in aria con quattro bombe incendiarie. Nell’officina dove siamo c’era un ufficio postale, qui è morto un uomo che ha provato ad azionare una bomba. Hanno sparato anche a me una volta: uno dell’Ira mi ha chiesto come mi chiamassi, ha tirato la pistola e ha sparato. Mi ha colpito solo al braccio. Sono stato fortunato, molti miei amici sono morti.
Non sappiamo cosa accadrà adesso, ma non torneremo a quell’inferno». Dall’altra parte del ponte, il primo edificio è l’ufficio postale irlandese. Lo gestisce James, 75 anni, cattolico. Mostra alcuni moduli: «Le richieste di passaporto irlandese sono cresciute sei volte tanto dal 2016».