Repubblica 10.2.19
Anja Rubik
In Polonia una top model sfida il governo in nome del sesso sicuro
di Andrea Tarquini
Di che cosa stiamo parlando
Dal
momento del suo arrivo al potere nel 2015, il partito Legge e
Giustizia, PiS, di Jaroslaw Kaczynski ha spostato la Polonia verso
posizioni sempre più chiuse e conservatrici. Varsavia ha scontri
continui con la Ue su temi come gestione dei migranti, l’indipendenza
della magistratura e anche la memoria dell’Olocausto. Dal punto di vista
sociale, il PiS ha sposato le posizioni più conservatrici della Chiesa
in tema di aborto, fecondazione assistita e anche sulla possibilità che
le donne lavorino
La nuova sfida della società civile
alla maggioranza di governo polacca ha il volto di una delle più celebri
top model del Paese, testimonial per grandi marchi, da Louis Vuitton a
Dolce e Gabbana. Si chiama Anja Rubik, e ha ingaggiato una battaglia
contro la politica arci-conservatrice del partito al potere dal 2015
(PiS, Prawo i Sprawiedlywosc cioè Legge e Giustizia). Una battaglia in
nome del diritto dei giovani all’educazione sessuale.
Per ragazze e
ragazzi, Anja è diventata un’eroina. I suoi 14 video che spiegano tutto
ai giovani su amore, sesso sicuro, contraccezione e precauzioni contro
malattie veneree, vanno a ruba. Il suo libro, Sexedpl, ha venduto oltre
130mila copie.
Era pensato come libro di testo per le scuole e
scritto in conformità alle leggi sui testi scolastici, ma l’esecutivo lo
ha vietato. Anja Rubik aveva cominciato a lanciarsi nell’impegno
politico partecipando attivamente alla lotta del movimento femminile
polacco per le pari opportunità e contro ogni discriminazione.
A
cominciare dalle durissime leggi che vietano l’interruzione di
gravidanza e ogni anno costringono migliaia e migliaia di polacche a
recarsi in Germania, Cechia o Paesi nordici per l’intervento, con salati
costi. Adesso ha concentrato il suo attacco contro la crescente
offensiva per i valori ultra-tradizionalisti lanciata dal governo, dalla
maggioranza della Chiesa cattolica (che spesso censura Papa Francesco) e
dall’emittente integralista Radio Maryja. Per la quale ovviamente la
top model è un’incarnazione del diavolo.
«Ormai mancano soltanto
cacce alle streghe con roghi e leggende con malvagi draghi demoniaci»,
ha dichiarato Rubik. Spiegando: «Nelle scuole viene detto ai bambini che
le mestruazioni sono grida lanciate dall’utero per volere di Dio, grida
perché la donna non è incinta e non mette al mondo bambini, figli del
signore...con questo governo anziché andare avanti nei diritti delle
donne e nella gender equality stiamo regredendo al 19mo secolo e oltre
indietro. E la politica governativa contro l’educazione sessuale e
l’informazione dei giovani sul tema è una violazione dei diritti
all’informazione garantiti dalla nostra Costituzione».
Posizioni e
campagna di Anja Rubik sono in rotta di collisione con la politica
governativa. Il leader storico del PiS in persona, Jaroslaw Kaczynski
(noto agli italiani per il suo recente vertice con Salvini per
un’alleanza tra sovranisti alle elezioni europee) ha chiesto e di fatto
imposto al governo un’offensiva «per curare l’Europa malata nell’etica
di secolarismo, e riportarla sulla via della salute, della vera libertà,
del rafforzamento della nostra civiltà basata sui valori cristiani».
Nelle scuole viene insegnata l’etica della vita familiare, col primato
della famiglia in base a una rigida divisione di ruoli privati e
pubblici tra donne e uomini.
Anja Rubik e le sue amiche dei
movimenti femminili come Klementyna Suchanow ora vogliono organizzare
workshops sull’educazione sessuale e lanciare un appello alle grandi
aziende (polacche e di altri Paesi che investono in Polonia) perché
sponsorizzino la campagna in nome della modernizzazione del Paese.
Il
libro #Sexedpl La modella polacca Anja Rubik, 35 anni, alla
presentazione del suo libro "#Sexedpl": doveva essere un manuale
scolastico sull’educazione sessuale, ma è stato vietato