martedì 12 febbraio 2019

Repubblica 10.2.19
Anja Rubik
In Polonia una top model sfida il governo in nome del sesso sicuro
di Andrea Tarquini


Di che cosa stiamo parlando
Dal momento del suo arrivo al potere nel 2015, il partito Legge e Giustizia, PiS, di Jaroslaw Kaczynski ha spostato la Polonia verso posizioni sempre più chiuse e conservatrici. Varsavia ha scontri continui con la Ue su temi come gestione dei migranti, l’indipendenza della magistratura e anche la memoria dell’Olocausto. Dal punto di vista sociale, il PiS ha sposato le posizioni più conservatrici della Chiesa in tema di aborto, fecondazione assistita e anche sulla possibilità che le donne lavorino

La nuova sfida della società civile alla maggioranza di governo polacca ha il volto di una delle più celebri top model del Paese, testimonial per grandi marchi, da Louis Vuitton a Dolce e Gabbana. Si chiama Anja Rubik, e ha ingaggiato una battaglia contro la politica arci-conservatrice del partito al potere dal 2015 (PiS, Prawo i Sprawiedlywosc cioè Legge e Giustizia). Una battaglia in nome del diritto dei giovani all’educazione sessuale.
Per ragazze e ragazzi, Anja è diventata un’eroina. I suoi 14 video che spiegano tutto ai giovani su amore, sesso sicuro, contraccezione e precauzioni contro malattie veneree, vanno a ruba. Il suo libro, Sexedpl, ha venduto oltre 130mila copie.
Era pensato come libro di testo per le scuole e scritto in conformità alle leggi sui testi scolastici, ma l’esecutivo lo ha vietato. Anja Rubik aveva cominciato a lanciarsi nell’impegno politico partecipando attivamente alla lotta del movimento femminile polacco per le pari opportunità e contro ogni discriminazione.
A cominciare dalle durissime leggi che vietano l’interruzione di gravidanza e ogni anno costringono migliaia e migliaia di polacche a recarsi in Germania, Cechia o Paesi nordici per l’intervento, con salati costi. Adesso ha concentrato il suo attacco contro la crescente offensiva per i valori ultra-tradizionalisti lanciata dal governo, dalla maggioranza della Chiesa cattolica (che spesso censura Papa Francesco) e dall’emittente integralista Radio Maryja. Per la quale ovviamente la top model è un’incarnazione del diavolo.
«Ormai mancano soltanto cacce alle streghe con roghi e leggende con malvagi draghi demoniaci», ha dichiarato Rubik. Spiegando: «Nelle scuole viene detto ai bambini che le mestruazioni sono grida lanciate dall’utero per volere di Dio, grida perché la donna non è incinta e non mette al mondo bambini, figli del signore...con questo governo anziché andare avanti nei diritti delle donne e nella gender equality stiamo regredendo al 19mo secolo e oltre indietro. E la politica governativa contro l’educazione sessuale e l’informazione dei giovani sul tema è una violazione dei diritti all’informazione garantiti dalla nostra Costituzione».
Posizioni e campagna di Anja Rubik sono in rotta di collisione con la politica governativa. Il leader storico del PiS in persona, Jaroslaw Kaczynski (noto agli italiani per il suo recente vertice con Salvini per un’alleanza tra sovranisti alle elezioni europee) ha chiesto e di fatto imposto al governo un’offensiva «per curare l’Europa malata nell’etica di secolarismo, e riportarla sulla via della salute, della vera libertà, del rafforzamento della nostra civiltà basata sui valori cristiani». Nelle scuole viene insegnata l’etica della vita familiare, col primato della famiglia in base a una rigida divisione di ruoli privati e pubblici tra donne e uomini.
Anja Rubik e le sue amiche dei movimenti femminili come Klementyna Suchanow ora vogliono organizzare workshops sull’educazione sessuale e lanciare un appello alle grandi aziende (polacche e di altri Paesi che investono in Polonia) perché sponsorizzino la campagna in nome della modernizzazione del Paese.

Il libro #Sexedpl La modella polacca Anja Rubik, 35 anni, alla presentazione del suo libro "#Sexedpl": doveva essere un manuale scolastico sull’educazione sessuale, ma è stato vietato