La Stampa 9.2.19
Napoli, i seguaci di Banksy alla conquista dei Quartieri Spagnoli
di Emanuela Minucci
«Dopo
Banksy nulla è più rimasto come prima, ma non so se il nostro illustre
collega proverà mai la gioia di esibirsi sui muri dei Quartieri
Spagnoli: qui l’arte atterra sull’arte, qui è cominciato tutto, in tempi
non sospetti, con il gigantesco murale dedicato a Maradona, e hai
voglia quello a staccarlo dal muro per rubarlo...».
Nel cuore
pulsante di Napoli, esterno giorno, c’è un andirivieni di ragazzi con
una scaletta sulle spalle e l’aerografo sotto il braccio. Alle 8 di ieri
si sono dati appuntamento alla Fondazione Foqus (che ospita decine di
attività, produce cultura e educazione attraverso corsi, nidi e scuole)
500 street artists arrivati da tutta Italia per partecipare a ST.AR.T -
street art, comunità e territorio, che durerà sino a stasera. Tra gli
artisti arruolati per lasciare un segno nel quartiere i Guerrilla Spam:
Luigi Loquarto, Iabo, Xel e Vittorio Valiante che per i vicoli
produrranno un’edicola votiva spiazzante.
Insieme con loro, in
un’atmosfera gioiosa e ebbra di arte, gli studenti del corso di Design
della comunicazione dell’Accademia impegnati in un intervento di
calligrafia e scrittura «live» all’interno delle mura di Foqus: i testi
creati ex novo si ricongiungeranno componendo una nuova grammatica
visiva, con le migliaia di scritte che popolano i muri dei Quartieri
Spagnoli, dove trovare un pezzo di intonaco incontaminato è impresa
impossibile.
La composizione dei murales è durata sino al
pomeriggio, quando il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha dato il
via a cinque tavoli sul tema dell’arte urbana, una specie di Leopolda
sugli street artists.
Fra le opere che più hanno fato discutere, a
fine giornata, quella realizzata da Vittorio Valiante dal titolo
Tarantina Taran dedicata al tema del «femminiello». L’autore giocava un
po’ in casa perché ha passato la giovinezza a esibirsi come madonnaro
nella vicina via Toledo. Adesso invece sposa all’arte la critica
sociale. Molte di queste opere resteranno permanenti, un regalo per i
Quartieri Spagnoli, come l’edicola votiva pop di Guerrilla Spam.