giovedì 7 febbraio 2019

La Stampa 7.4.19
Caso Cucchi, un generale indagato per depistaggio
diFrancesca Paci


C’è un nuovo nome nella lista degli indagati per i depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi, si tratta del generale dei carabinieri Alessandro Casara che sarà ascoltato per il reato di falso in atto pubblico nell’ambito dell’inchiesta-bis sulle settimane e i mesi seguiti all’arresto del trentunenne geometra romano. L’iscrizione di Carsara, che all’epoca era comandante del Gruppo Roma, è legata alle presunte manipolazioni di due relazioni di servizio sullo stato di salute di Cucci, fermato per detenzione di stupefacenti il 15 ottobre del 2009 e deceduto una settimana dopo nel reparto protetto dell’ospedale capitolino Sandro Pertini.
La ricerca delle responsabilità
La storia di Stefano Cucchi, ricostruita dal film di Alessio Cremonini «Sulla mia pelle», è anche la storia della battaglia per la verità della sorella Ilaria, che solo l’11 ottobre scorso ha riconosciuto una svolta nel fino ad allora fumoso processo, quando il pm Giovanni Musarò ha rivelato che all’inizio dell’estate l’agente Francesco Tedesco, dopo nove anni di silenzio, aveva accusato i suoi colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro.
È cominciata la scalata ai vertici delle forze dell’ordine nella ricerca delle responsabilità? Nei giorni scorsi Casarsa, che fino a Natale era a capo dei corazzieri in servizio al Quirinale, è stato sentito dai magistrati romani e ha respinto le accuse ma, trapela da Piazzale Clodio, potrebbe non essere l’unico alto graduato nel mirino degli inquirenti. Nei faldoni sul depistaggio compaiono attualmente una decina di persone tra ufficiali e sotto ufficiali dei carabinieri, funzionari diversi da sentire a vario titolo come il generale Vittorio Tomasone che nei prossimi mesi comparirà al tribunale Roma su convocazione dal legale della famiglia Cucchi (dieci anni fa era il comandante provinciale e, secondo alcuni testimoni, ordinò le verifiche interne su quanto accaduto in caserma la notte dell’arresto di Cucchi).
Le nuove ipotesi sul coinvolgimento del generale Casara saranno sul tavolo venerdì, quando i pm ascolteranno il professor Carlo Masciocchi - convinto che l’analisi della terza vertebra lombare di Cucchi sarebbe stata ignorata dai periti della Corte d’Assise di Roma - e , ancora una volta, Davide Antonio Speranza, il maresciallo in servizio presso la stazione del Quadraro nei giorni del fermo, del pestaggio e della morte.