Repubblica 9.1.19
Salvini in Polonia per chiudere il patto con Kaczynski e l’ultradestra
di Carmelo Lopapa,
Varsavia
Le ultime resistenze sembra siano state superate. I sospetti legati al
feeling di Matteo Salvini con Mosca e della Lega con la galassia
putiniana di " Russia Libera" in qualche modo accantonati. Così oggi il
leader polacco della destra ultravonservatrice di Diritto e Giustizia, (
Pis) Jaroslaw Kaczynski, accoglierà il vicepremier italiano per capire
se esistono davvero le condizioni per suggellare un’intesa in vista
delle Europee di maggio. A sentire gli uomini del Carroccio, è quasi
fatta.
Sono servite varie missioni preparatorie degli sherpa
salviniani per sciogliere il gelo. E soprattutto è servita una garanzia:
Matteo è amico degli americani come lo è dei russi e il governo
italiano a dicembre non si è opposto alla proroga delle sanzioni europee
a Mosca, è stato fatto notare da queste parti. In ogni caso l’Italia
resta saldamente ancorata alla Nato. E a conferma dell’ennesima svolta
salviniana (due mesi fa a Mosca disse « qui mi sento a casa come non mi
sento a volte in Europa»), ecco servita una missione del ministro
dell’Interno negli Usa. Con la chicca del possibile incontro informale
con Donald Trump, anche se non in un vertice ufficiale. Il
sottosegretario agli Esteri Guglielmo Picchi - vero ufficiale di
collegamento con l’Amministrazione americana in questi mesi sarà a
Washington questo fine settimana per preparare la visita del capo. E uno
degli obiettivi è la partecipazione di Matteo Salvini al C- pac:
Conservative political action conference, gran raduno dei conservatori
americani che quest’anno si terrà nel Meryland, al National Harbor, tra
il 27 febbraio e il 2 marzo. Alla presenza del presidente repubblicano,
appunto. Lo staff leghista punta a un incontro a margine tra i due,
magari una photo opportunity da rilanciare sui social, che sancisca il
cambio di passo e soprattutto che cancelli l’incidente di tre anni fa.
Perché
uno scatto tra i due c’è già, risale al 25 aprile 2016, a margine di
una manifestazione elettorale dell’allora candidato alla Casa Bianca,
vicino Philadelphia. Per Salvini era l’avvio di un sodalizio. Per il
tycoon statunitense e futuro presidente, no, dato che al The Hollywood
Reporter negò perfino di conoscere il politico italiano e di averlo mai
incontrato. Di acqua sotto i ponti ne è passata. The Donald è
presidente, ha " benedetto" il governo gialloverde italiano, accolto
alla Casa Bianca il premier Conte. Ora Salvini, divenuto nel frattempo
punto di riferimento dei populisti europei, tenta un nuovo gancio con
Washington.
E nella veste di leader europeo il capo leghista
arriva oggi in una Varsavia coperta dalla neve. Incontro col collega
degli Interni polacco Brudzinski. Con gli imprenditori italiani. Ma
soprattutto col leader Kaczynski che regge le sorti della Polonia. Qui a
Varsavia c’è grande attesa per il faccia a faccia di oggi ( due ore
circa in agenda), anche perché l’opposizione rinfaccia al presidente del
Pis di voler stringere un abbraccio mortale con un leader di governo «
smaccatamente antieuropeo ». Un problema anche per Kaczynski, in un
Paese in cui comunque il 75 per cento dell’elettorato è profondamente
europeista. Salvini sogna con lui la chiusura del cerchio a destra, nei
giorni in cui Luigi Di Maio sposa la causa dei gilet gialli sperando in
una terza via movimentista in Europa. Perché se davvero Lega e Pis, i
due partiti sovranisti al governo nei rispettivi Paesi, stringeranno un
patto sul futuro Parlamento europeo, allora l’Internazionale populista
avrà altro slancio. Intanto una federazione prima del voto. Il ministro
Lorenzo Fontana è già a Bruxelles dove da giorni incontra tra gli altri
esponenti dell’estrema destra cipriota e estone. L’accordo è già fatto
con la Le Pen in Francia, i Democratici svedesi, i Veri finlandesi, gli
spagnoli di Vox, contatti in corso con i tedeschi di Alternative fur
Deutschland. Poi un gruppo unico a Bruxelles dopo il 26 maggio. Per
superare la vecchia sigla dell’Enf ( in cui milita la Lega) e dell’Ecr
(degli ultraconservatori polacchi). Salvini punta a un gruppone da 150
deputati con cui dettare le condizioni e governare l’Europa col Ppe.