Repubblica 30.1.19
Scandalo in Vaticano
Abusi sessuali in confessionale teologo costretto a dimettersi
di Paolo Rodari
Città
del Vaticano A poche settimane dal summit sugli abusi sessuali dei
sacerdoti, convocato da Francesco, il Vaticano è scosso dalle dimissioni
di padre Hermann Geissler, capo ufficio alla Congregazione per la
Dottrina della fede, che ha chiesto al cardinale prefetto, il gesuita
Luis Ladaria, « di lasciare il suo servizio » . Ladaria « ha accolto
questa richiesta » , riferisce un comunicato dell’ex Sant’Uffizio.
Geissler, 53 anni, austriaco, accusato da una donna di molestie avvenute
nel 2009, « ha fatto tale passo per limitare il danno già arrecato alla
Congregazione e alla sua Comunità » . Ma « ribadisce che l’accusa
contro di lui non è vera e chiede che sia continuato il processo
canonico già iniziato. Si riserva anche eventuali misure di natura
legale».
Ad accusare Geissler è Doris Wagner, una ex suora
tedesca, che sostiene di essere stata abusata dal sacerdote durante una
confessione avvenuta durante un evento a Roma e dedicato a dare voce
alle donne vittime di abusi sessuali commessi da uomini di Chiesa.
L’accusa, se verrà provata, è pesante. Geissler, fra l’altro, non è uno
qualunque Oltretevere: da 25 anni lavora all’ex Sant’Uffizio, è autore
di pubblicazioni teologiche, a lungo membro della comunità religiosa
Opus spiritualis Familia.
Wagner parlò contro di lui pubblicamente
nel corso di una intervista rilasciata al National Catholic Reporter il
21 gennaio. Al magazine statunitense disse di aver riferito la condotta
di Geissler alla Dottrina della fede nel 2014: « Ho ricevuto una
risposta in cui si affermava che padre Geissler aveva ammesso, aveva
chiesto scusa ed era stato ammonito», disse la donna. E ancora: «E
questo era tutto». Il portavoce vaticano, Alessandro Gisotti, aveva
dichiarato al magazine che Geissler era « sotto esame da parte dei
superiori della Dottrina della fede, che si riservano il diritto di
prendere le iniziative appropriate ».
A spingere Wagner a parlare è
stato probabilmente il fatto che la donna, nonostante la denuncia,
abbia visto il sacerdote rimanere ancora nel suo ruolo. Dal 15 al 18
gennaio scorsi, fra l’altro, Geissler era elencato nella delegazione
della Dottrina della fede che ha partecipato a Bangkok all’incontro con i
presidenti delle Commissioni dottrinali delle Conferenze episcopali
dell’Asia. L’abuso nel confessionale, del quale il sacerdote è accusato,
nella Chiesa cattolica è annoverato fra i crimini più gravi.
Le
dimissioni del sacerdote arrivano nel giorno in cui l’Editrice Àncora e
Civiltà Cattolica, dopo oltre 30 anni, ristampano " Lettere sulla
tribolazione", un saggio ampliato e aggiornato con una prefazione di
Francesco dedicato proprio a come combattere le persecuzioni, vere o
false che siano. Otto missive di due prepositi generali della Compagnia
di Gesù, sette del padre Lorenzo Ricci, scritte tra il 1758 e il 1773,
ed una del padre Jan Roothaan del 1831, parlano della « grande
tribolazione » per la decisione presa da Clemente XVI nel 1773 di
sopprimere l’Ordine dei Gesuiti, poi ricostituito nel 1814.
Bergoglio
torna su quelle lettere giudicandole utili per i tempi presenti nei
quali i crimini degli abusi sessuali commessi dai preti, e insieme gli
attacchi contro la sua persona provenienti anche da uomini di Chiesa,
anche se da lui non direttamente nominati, imperversano.
La
soluzione per il Papa è una: non vincere il male con il male, non
reagire agli attacchi, ma umiliarsi, dichiararsi e ritenersi più
peccatore di coloro da cui si è accusati. «Francesco — spiega padre
Antonio Spadaro — non ha mancato in questi anni di fare riferimento a
queste lettere e alle sue stesse riflessioni di allora. L’occasione più
recente è stata la conversazione privata avuta con i gesuiti durante il
suo viaggio in Perú » . Prima del Perú il Papa era stato in Cile. Lì si
rese conto che le accuse di abusi mosse da ex vittime contro preti e
vescovi insabbiatori erano reali.