mercoledì 2 gennaio 2019

Repubblica 2.1.19
Così il Vaticano fermò i vescovi Usa sulle nuove norme anti abusi
I presuli americani pronti ad approvarle già a novembre. Ma una lettera del cardinale Ouellet li dissuase
di Paolo Rodari


Città del Vaticano Il Vaticano ha bloccato i vescovi statunitensi mentre erano in procinto di adottare nuove misure per affrontare lo scandalo degli abusi sessuali del clero. In una lettera il cui contenuto è stato rivelato ieri dall’Associated Press, infatti, è direttamente il cardinale Marc Ouellet, prefetto dei Vescovi, a chiedere lo stop ai presuli riuniti lo scorso novembre in assemblea generale perché, a suo dire, non avrebbero sufficientemente consultato la Santa Sede in merito alle nuove proposte.
La lettera è datata 11 novembre 2018. Ouellet scrive ai vescovi riuniti a Baltimora dal 12 al 14 dello stesso mese mentre diverse vittime di abusi chiedono, in seguito alle rivelazione del dossier Pennsylvania, interventi decisi contro gli insabbiamenti. Scrive Ouellet: « Considerando la natura e la portata dei documenti proposti dalla conferenza, credo sarebbe stato utile avere più tempo per consultarsi con questa e altre congregazioni competenti per il ministero e la disciplina dei vescovi » . L’obiettivo principale della riunione autunnale dei vescovi era di approvare un codice di condotta per i vescovi e creare una commissione guidata da laici incaricata di accogliere le denunce di abusi sessuali contro gli stessi presuli. Ma a causa dell’intervento di Ouellet l’obiettivo è stato mancato.
Tutto ciò è accaduto in un momento molto delicato per la vita della Chiesa americana. Diversi Stati statunitensi, infatti, supportati dalle rispettive diocesi, si apprestano a investigare sugli abusi del passato. Dal Missouri a New York, dal New Jersey al New Mexico, dall’Illinois al Nebraska, dal Wyoming alla California, gli avvocati dei rispettivi Stati sono pronti a chiedere l’apertura di indagini su abusi sessuali commessi da preti su minori. In sostanza, quanto accaduto in Pennsylvania (300 sacerdoti accusati di abusi su oltre mille minori) potrebbe decuplicarsi. Non a caso Thomas Plante, ex consigliere della Conferenza episcopale, ha dichiarato recentemente: «Questo è il #MeToo della Chiesa cattolica».