Repubblica 23.1.19
La lettera
Il mercato visto da Pechino
di Li Ruiyu
L’autore è ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia
Caro
direttore, a Davos il World Economic Forum ha come tema
“Globalizzazione 4.0: modellare un’architettura globale nell’epoca della
quarta rivoluzione industriale”. Se guardiamo alla storia, si vede che
la civiltà umana è passata dalla società agricola all’era
dell’informazione dopo le tre rivoluzioni industriali. La
globalizzazione è diventata ormai una tendenza irreversibile che
promuove l’interazione economico-sociale e lo sviluppo integrato tra
paesi.
Quarant’anni di riforme e apertura hanno permesso alla Cina
di integrarsi profondamente nel processo della globalizzazione e
passare gradualmente da partecipante e beneficiario a leader e traino.
Nel futuro, continueremo a tenere alta la bandiera della cooperazione
aperta e inclusiva. Dobbiamo superare il vecchio concetto di “gioco a
somma-zero” e smettere di trarre vantaggio a scapito degli altri, bensì
attuare una strategia aperta di mutuo vantaggio e win- win. Come ha
affermato il presidente Xi Jinping al Forum di Davos del 2017, il
protezionismo equivale a chiudersi in una stanza buia: vento e pioggia
possono pure restare fuori, ma resteranno fuori anche la luce e l’aria.
Manterremo
e miglioreremo il sistema di regolamenti. Se il mercato è la logica che
guida la globalizzazione, la governance e i regolamenti sono la base
fondamentale per garantirne uno sviluppo sano. La Cina sostiene
l’adesione al sistema di regole multilaterali rappresentato dall’Omc,
promuovendo l’agevolazione degli investimenti globali e la
liberalizzazione degli scambi, migliorando continuamente il contesto
economico mondiale.
Incoraggeremo l’innovazione tecnologica. La
Cina sostiene lo sviluppo guidato dall’innovazione, ottimizzando
l’ecosistema innovativo. È necessario approfondire gli scambi
internazionali e la cooperazione per promuovere la profonda integrazione
tra Internet, Big Data, Intelligenza Artificiale e l’economia reale,
incentivando lo sviluppo positivo di nuove tecnologie.
Promuoveremo
uno sviluppo inclusivo e sostenibile. È innegabile che la
globalizzazione economica sia ancora ad oggi insufficientemente
sviluppata e non equilibrata. Uno degli scopi dell’iniziativa “ Belt and
Road” è proprio incoraggiare tutti i paesi, in particolare quelli in
via di sviluppo, a partecipare maggiormente alla catena del valore, per
meglio prender parte alla divisione globale del lavoro, trarne maggiori
benefici e costruire una globalizzazione economica più equa e inclusiva.
In
un momento di grandi incertezze, si parla molto della congiuntura
economica della Cina. Nel 2018, l’economia cinese è cresciuta del 6,6
per cento, gli obiettivi di controllo macroeconomico sono stati
completati in maniera soddisfacente. Il valore totale dell’import-
export nel commercio estero ha superato i 30 trilioni di RMB e i
capitali stranieri effettivamente utilizzati hanno raggiunto gli 885,61
miliardi di RMB, creando due nuovi record. Con una popolazione di oltre
1,3 miliardi di abitanti e una fascia a reddito medio in costante
espansione, la Cina è diventata il mercato più promettente al mondo.
Nel
2019 ricorre il 70° anniversario della fondazione della Repubblica
Popolare Cinese, ed è un anno chiave anche per la costruzione di una
società moderatamente prospera. Continueremo le riforme e l’apertura,
valorizzando i vantaggi di alta resistenza e grande potenziale del
mercato per garantire la stabilità dell’economia cinese e dare
contributo a uno sviluppo equilibrato dell’economia mondiale.