sabato 19 gennaio 2019

Repubblica 19.1.19
L’espatriato
"Vitto e alloggio quasi gratis così mi hanno convinto a restare"
di mi.bo.

«Qui in Francia ci fanno fare tanta pratica e ci aiutano economicamente e con vitto e alloggio». Maurizio Caputi, trentenne di Molfetta in provincia di Bari, è uno di quelli della nuova guardia. Medici che si spostano all’estero per diventare specialisti, cioè decidono di lasciare l’Italia dopo la laurea.
Da quanto tempo è arrivato?
«Sono entrato con il concorso in medicina d’urgenza nel giugno dell’anno scorso, dal 5 novembre lavoro. Ho scelto la sede di Brest in Bretagna».
Perché ha lasciato l’Italia?
«Avevo fatto l’Erasmus in Francia e ho conosciuto un po’ il sistema sanitario. Molta pratica, meno teoria, o meglio meno teoria inutile, nozioni importanti a cui veniva sempre affiancata la pratica. Mi è piaciuto da subito».
E l’insegnamento in Italia non andava bene?
«Abbiamo metodi vecchi, poco aggiornati. Parlando con altri ragazzi italiani qui in Francia, si capisce che il problema non è solo del Sud ma di tutto il Paese. Forse al Nord ci sono più attività pratiche e laboratori, ma niente di veramente diverso dalle altre regioni».
È stato difficile inserirsi nel nuovo sistema?
«L’iniziò è stato traumatico, ma conoscevo le difficoltà perché i colleghi francesi iniziano presto a fare molta pratica. Noi italiani siamo partiti svantaggiati, un po’ tutti. Abbiamo vari gruppi online e ne parliamo, però chi più chi meno stiamo facendo progressi velocemente».
Resterà in Francia finita la specializzazione?
«Intanto faccio questi 4 anni, poi vediamo cosa mi offrono la Francia e l’Italia, dal punto di vista professionale e per la famiglia. Qui aiutano molto i giovani, con alloggi e mense a prezzi bassi. Anche questa è una grande differenza con il nostro Paese».
Come specializzandi quanto siete retribuiti?
«All’inizio pagano 1.450 euro netti al mese, che salgono di 200 euro all’anno. Poi ci sono le guardie che vengono pagate extra, 120 euro l’una. In più ho vitto e alloggio al costo di 20 euro al mese».