Repubblica 19.1.19
In Puglia
Il prete anti migranti che sposa il business dell’accoglienza
di Giuliano Foschini
BARI
Aveva contro il vecchio sindaco di Taranto, "reo" di aver aperto la
città a una nave di migranti: «È orgoglioso di portare i cornetti agli
immigrati, perché non lo fa con gli italiani?». Aveva organizzato una
messa in suffragio di Benito Mussolini (poi bloccata dal vescovo), su
Facebook è da sempre antesignano di sovranismo. Con un pizzico di
razzismo.
Eppure don Luigi Larizzi, parroco di Taranto, ha deciso
di impegnarsi nell’accoglienza (o nel «business» come lui stesso lo
definiva nelle decine di suoi post sui social network) dei migranti.
La
sua cooperativa sociale Giovanni Paolo II ha infatti partecipato a un
bando del Comune per la realizzazione di uno Sprar (Servizio di
protezione per richiedenti asilo) da un milione e 390 mila euro. E lo ha
vinto, come da delibera comunale.
Ora dovrà ospitare e gestire 30 persone, tutti richiedenti asilo, fino al 2020.
La notizia, pubblicata ieri dal Quotidiano di Taranto, ha creato non poco rumore.
La pagina Facebook di don Gino è davvero un campionario di luoghi comuni contro i migranti.
Per
dire, scrive: «Duemila anni fa, Gesù nacque in una stalla perché per
Lui non c’era posto negli alberghi...». O ancora: «Qualche ignorante e
accecato dai soldi che sta guadagnando, dice che sono xenofobo e
razzista... meglio essere definito da questi ignoranti, xenofobo e
razzista, piuttosto che essere complice con gli oltre 80.000
(ottantamila) mafiosi sbarcati in Italia...», in riferimento ai
nigeriani arrivati nel nostro paese.
Le posizioni del parroco
hanno creato in questi mesi non pochi problemi alla curia, con il
vescovo, Filippo Santoro, che invece ha dedicato all’accoglienza e più
in generale ai temi sociali (è stato, per dire, in prima linea sulla
questione Ilva, pungolo dei governi in difesa dell’Ambiente) la sua
vita. E che in più occasioni ha invitato alla moderazione senza però
avere, evidentemente, troppa fortuna.
Il bando vinto al Comune
riapre ora pesantemente la questione. Anche se nei prossimi giorni le
carte in tavola potrebbero anche cambiare: prima dell’aggiudicazione
definitiva l’amministrazione comunale (guidata dal Pd Rinaldo Melucci)
dovrà effettuare approfondimenti sulla documentazione presentata dalla
coop di don Luigi. Il parroco sovranista.