Repubblica 18.1.19
Il racconto
Un giorno di ordinario estremismo
Il raduno neofascista di Latina ”Salvini ha spostato l’Italia verso le nostre idee"
Il leader Fiore: "Quello che dicono Lega e in parte i 5Stelle è il nostro programma, ma loro non hanno le camicie nere"
I complimenti a Fontana
di Clemente Pistilli
LATINA «Salvini è una persona che ha portato la Lega a un alto livello.
Ritengo che quello che sta facendo contribuisca a spostare gli italiani verso posizioni buone.
Ma
quando si arriva allo scontro col sistema o hai una classe pretoriana,
le camicie nere insomma, o sei destinato a perdere. L’unica idea che
resta in piedi è così la nostra». E giù applausi.
A parlare, in
una stanza della Casa del combattente di Latina, un edificio di
fondazione ora sede delle associazioni combattentistiche, è Roberto
Fiore, estremista di destra, tra i fondatori di Terza Posizione,
condannato per banda armata e associazione sovversiva e da oltre un
ventennio segretario nazionale di Forza Nuova.
Mercoledì sera è
giunto nel capoluogo pontino, o come dice lui Littoria, con tutto lo
stato maggiore del partito, per una conferenza dal tema "Dal populismo
alla rivoluzione". Per dire via tutti gli stranieri, stampiamo moneta
nostra e puntiamo tutto sulla famiglia.
Una conferenza come quella
che potrebbe fare qualsiasi partito, nonostante membri di Forza Nuova
siano stati nel tempo al centro di numerose inchieste, a partire da
quelle per istigazione all’odio razziale, e in soli cinque anni, dal
2011 al 2016, abbiano collezionato 240 denunce e 10 arresti. Nessun
cenno alle violenze. Nell’Italia di oggi, con un governo «del
cambiamento» che secondo la stessa FN si trova sulle posizioni che il
gruppo di estrema destra ha da sempre, accade anche questo.
Ad
ascoltare Fiore e a farsi dare la carica ci sono una trentina di
militanti. Comprese mamme con adolescenti al seguito. Tutti ad ascoltare
il capo, che annuncia di voler ripartire da Latina per avviare una
nuova bonifica. Un legame forte del resto quello tra la terra pontina e
le destre, a partire da FN. Quattro anni fa a Forza Nuova a Latina aveva
aderito persino Angelo Tripodi, attuale capogruppo nel consiglio
regionale del Lazio della Lega di Matteo Salvini. «Se andiamo a vedere
il programma della Lega di cinque anni fa – afferma del resto sempre
Fiore – e quello di FN e poi vediamo cosa dicono oggi Salvini e in parte
i 5 Stelle si nota subito che quello che ora dicono si identifica
totalmente col nostro programma di sempre, mentre era molto diverso
cinque anni fa il programma di Bossi». Il segretario nazionale aggiunge
poi, rispondendo così anche a chi gli chiede di eventuali accordi, che
«determinate idee sono entrate nel cuore degli italiani», ma i
giallo-verdi sarebbero il modo che «il sistema» ha trovato per gestire
quelle idee. Salvini inoltre, secondo Fiore, ha a cuore temi sociali,
però «non ha una formazione» e non ha una «classe politica sua».
Tanto
che anche i "migliori" dell’attuale governo, sempre secondo il capo di
FN, verrebbero bloccati dai poteri forti: "Abbiamo un ministro, Fontana,
che è sicuramente su posizioni nostre. Un cattolico, contro il gender
nelle scuole, contro la 194, ma quello che è riuscito a far passare
nella manovra finanziaria è pari a zero". Il "deep state" è troppo
forte. E per Fiore, bontà sua, ne sono una delle più robuste espressioni
"Repubblica" e "l’Espresso": "Attaccano noi più di Lega e 5Stelle
perché sanno che in questo momento possiamo trasformare il mondo".
L’aggressione al cimitero del Verano? "Ho presentato un esposto.
Verranno indagati per calunnia. Non c’è stata aggressione, secondo la
loro versione, ed è stato solo chiesto loro di cancellare delle foto che
avevano fatto a dei bambini".
Parole che galvanizzano i presenti.
«Ci
autoproclamiamo come un’aristocrazia rivoluzionaria che porterà
l’Italia e poi il mondo verso una nuova luce. Dobbiamo iniziare dalle
scuole, andremo a battere i pugni come nel 1922, come Codreanu», tuona
Francesco Mastrobattista, coordinatore provinciale di Lotta Studentesca.
Basta «aderire alla volontà di rivoluzione», di cui parla il
coordinatore di FN nel centro Italia, Leonardo Cabras, lo stesso che
alla trasmissione "La Zanzara" negò l’Olocausto e sostenne che nei campi
di concentramento c’erano cinema e piscina. I tempi per Fiore sono
maturi: «È arrivato il momento che aspettiamo da 50 anni. Il ciclo
dell’antifascismo si è chiuso». Mercoledì Littoria e poi l’Italia. In
quella del 2019 ormai si può.