martedì 29 gennaio 2019

La Stampa 29.1.19
Cina, quattro anni e mezzo di carcere all’avvocato per i diritti umani
Il legale è accusato di sovversione ed è in carcere da tre anni e mezzo. La moglie non ha potuto assistere al dibattimento
 

AFP

Pechino È stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere l’avvocato - specializzato in diritti umani - Wang Quanzhang. È accusato di tentata sovversione del potere dello Stato, e la sentenza è arrivata quando il legale è già in carcere da tre anni. Lo ha annunciato la Corte intermedia del popolo di Tianjin, nel nordest della Cina, dove il 26 dicembre scorso è stato celebrato il processo. Wang è stato anche privato dei diritti politici per cinque anni. Al processo, Wang aveva licenziato il suo avvocato, nominato dal tribunale. Non è chiaro se sia difeso da solo e se ricorrerà in appello, ha riferito la moglie, Li Wenzu, che non ha avuto accesso all’aula.
Il legale si trovava in stato di detenzione dal luglio 2015, quando venne preso in consegna dalle forze dell’ordine durante una retata che ha portato all’arresto di circa 250 tra avvocati e attivisti in Cina. L’avvocato lavorava per lo studio legale Fengrui, noto per avere accettato casi sensibili: lui stesso aveva rappresentato attivisti politici e membri del movimento spirituale del Fa Lun Gong, fuori legge in Cina. Il suo caso ha sollevato dubbi a livello internazionale: tra i primi a condannare la sentenza a quattro anni e mezzo di carcere inflitta a Wang è stata Amnesty International, che la ha definita «oltraggiosa» e ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato dell’avvocato.