La Stampa 29.12.18
Netanyahu da Bolsonaro
“Felici di aprire una nuova era”
di Emiliano Guanella
Il
mare di Copacabana a Rio de Janeiro ha fatto da sfondo all’incontro
storico fra Jair Bolsonaro e Benjamin Netanyahu, il primo premier di
Israele a partecipare alla cerimonia d’insediamento di un presidente
brasiliano. I due si sono riuniti per un’ora e hanno riaffermato la
volontà di migliorare le relazioni commerciali e politiche fra i due
paesi. «Bolsonaro – ha detto Netanyauh – sta portando avanti un grande
cambiamento per questa grande potenza mondiale che è il Brasile e noi
siamo felici di poter aprire una nuova era nelle relazioni tra i nostri
due paesi». Durante la campagna elettorale Bolsonaro ha citato Israele,
assieme all’Italia e agli Stati Uniti, come un punto di riferimento
della politica estera del suo futuro governo, che entra in carica il
primo gennaio. Un’alleanza che rivoluziona la tradizionale equidistanza
della diplomazia brasiliana nelle questione mediorientali e che potrebbe
essere sancita dallo decisione di spostare, come ha fatto Trump,
l’ambasciata a Gerusalemme, una scelta criticata dagli allevatori di
carne locali che temono un boicottaggio dei paesi arabi, verso i quali
esportano il 40% della loro produzione. Il Brasile, secondo quanto
anticipato dal futuro ministro degli Esteri Ernesto Araujo, dovrà d’ora
in avanti pendere a favore di Israele nelle votazioni presso le Nazioni
Unite riguardanti il conflitto con i palestinesi. I continui riferimenti
a Israele sono serviti a Bolsonaro per accattivare il voto degli
evangelici pentecostali, che coltivano il mito della terra promessa,
mentre per Netanyauh questa visita di cinque giorni è utile per
allontanarsi dalla crisi politica interna, con le accuse di corruzione
contro di lui, lo scioglimento del Parlamento e la convocazione di
elezioni anticipate ad aprile. Per molti analisti brasiliani, tuttavia,
non sono affatto chiare le ragioni e i benefici concreti di questo
avvicinamento così accelerato con Israele.
La tecnologia israeliana
Bolsonaro
ha più volte citato il programma di desalinizzazione dell’acqua marina
israeliano come un modello da seguire per le regioni aride del Nordest
brasiliano, dimenticando però che esistono attualmente centinaia di
progetti di questo tipo che riescono a portare acqua potabile a più di
230.000 persone. Alcuni esponenti del suo partito e del suo clan
famigliare hanno elogiato la tecnologia militare israeliana, auspicando
una maggiore collaborazione in futuro in questo ambito. Di sicuro c’è la
volontà di seguire la politica adottata da Trump, ammirato
profondamente da Bolsonaro. Alla cerimonia d’insediamento del primo
gennaio sarà presente il premier ungherese Orban, mentre da Washington
viaggerà il segretario di Stato Mike Pompeo.