mercoledì 9 gennaio 2019

il manifesto 9.1.19
Eutanasia, Conte riceve Cappato. «Condivide l’urgenza di una legge»
Associazione Luca Coscioni . Il presidente del Consiglio promette agli esponenti radicali «a breve» le misure attuative del biotestamento
di Eleonora Martini


Sarebbero «in arrivo a breve» le misure attuative della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento (Dat) in vigore da poco meno di un anno. Almeno stando a quanto annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’incontro avuto ieri con l’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, e con Marco Cappato che ne è tesoriere. «Condivisa l’urgenza su temi come eutanasia e libertà di scienza», assicurano i due attivisti radicali.
L’incontro era stato richiesto dall’Associazione Coscioni «al fine di dare seguito all’ordinanza della Corte costituzionale n.207/2018», del 25 ottobre scorso, che ha concesso al Parlamento un anno di tempo per legiferare su eutanasia e aiuto al suicidio, rinviando al 24 settembre 2019 il verdetto di incostituzionalità – di fatto già maturato – sull’articolo 580 c.p. che punisce il supporto al suidicio, ed è stato introdotto nel nostro ordinamento in epoca fascista.
Un’ordinanza che, ricordano Cappato e Gallo, sollecita il legislatore «affinché le tutele costituzionali in materia di scelte della persona malata – capace di intendere e con gravi sofferenze dovute a patologia irreversibile – siano rispettate. Così come sia rispettato il contratto di governo – aggiungono – laddove si indica la necessità di dare trattazione alle leggi d’iniziativa popolare, visto che la proposta di legge per l’eutanasia legale è in attesa da 5 anni e mezzo».
Una ricostruzione, quella riferita ai media dall’Associazione Coscioni, della quale ha subito chiesto conto al governo giallo-bruno il leader di Idea, Gaetano Quagliariello, che già a suo tempo si era detto sconcertato dalla ordinanza della Consulta «che sostanzialmente dà un ultimatum al legislatore affinché sia consentito in Italia sopprimere attivamente un altro essere umano, ancorché consenziente».
Così ieri il senatore centrista, che in gioventù è stato iscritto al Partito Radicale di Pannella, ha lanciato la sua provocazione, alla quale hanno fatto eco le associazioni Pro Vita e Generazione Famiglia: «Sarebbe stata “condivisa l’urgenza su temi come eutanasia e libertà di scienza”. Su tali argomenti non valgono i silenzi di cortesia – ha ribattuto il leader pro-life -, in assenza di smentite, dobbiamo ritenere che a Palazzo Chigi su questa ricostruzione non abbiano nulla da eccepire». Effettivamente, nessuna reazione dalle stanze occupate da Conte, ma non è detto che sia un buon segnale per i diritti del fine vita.