il manifesto 5.1.19
Xi Jinping si rivolge all’esercito cinese: «Tenetevi pronti»
Cina. Dopo le minacce a Taiwan, un altro discorso del presidente cinese passato sotto silenzio sui media occidentali
di Simone Pieranni
Fino
a qualche tempo fa la Cina sui quotidiani occidentali era spesso
descritta come una barbara dittatura, il cui successo commerciale era
basato solo ed esclusivamente sulla bassa qualità della sua merce, sullo
sfruttamento del lavoro e il sospetto di furti di proprietà
intellettuale.
Si trattava di una descrizione parziale di quanto
stava avvenendo all’interno del gigante asiatico. Oggi la Cina è la
seconda potenza mondiale e in un Occidente in cui è messa sempre più in
discussione la «democrazia liberale», ecco che governi e una certa
opinione pubblica si ritrovano improvvisamente affascinati dal sistema
politico cinese, autoritario ma – per ora – in grado di sviluppare forza
produttiva e ormai geopolitica.
Addirittura il Telegraph ha
proposto una summa delle citazioni di Xi, mentre altri giornali ospitano
pagine gestite dalla Cina: ben pagate e sfoggio di soft power. E allora
di Cina si parla ormai, spesso, in termini molto ottimistici,
sottolineando la straordinaria lungimiranza del Pcc, dimentichi del
fatto che è l’unico partito – di fatto – in Cina. Ed ecco che anche il
recente invito di Xi Jinping al suo esercito a «prepararsi a una guerra»
perché le situazioni internazionali stanno precipitando, passa in
cavalleria.