martedì 22 gennaio 2019

il manifesto 22.1.19
Paradossi del “reddito di cittadinanza”: seimila precari cercheranno lavoro ad altri precari
Workfare all'italiana. Saranno assunti con contratti co.co.co dall'Anpal e cercheranno, insieme ad altri 654 precari già operativi, di operare in attesa che i centri per l'impiego saranno pronti. L'attesa potrebbe durare per un tempo ancora non definito. Le regioni, che ieri hanno incontrato Di Maio, dovranno assumere altre 4 mila persone, ma si saprà quando "alla fine dell'estate". E il reddito parte ad aprile...
di Roberto Ciccarelli


Saranno seimila i «navigator» precari (co.co.co. per due anni) assunti tramite l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).
Si aggiungeranno ai 654 esistenti per sopperire al periodo, ancora indeterminato, che serve ai centri per l’impiego per andare a regime. Precari che aiuteranno altri precari – trasformati in veicoli per gli sgravi alle imprese – a cercare un lavoro.
Per realizzare l’opera saranno convocate, sostiene il ministro del lavoro Di Maio, «agenzie private».
Il cosiddetto «reddito di cittadinanza» rischia di continuare, ingigantendolo, un paradosso. Per arrivare a realizzarlo sono stati annunciati tempi record. Da aprile ci sarà, dunque, un nuovo esercito di precari.
«Ci sono tempi incomprimibili per la selezione del personale, non meno di sei mesi» ha osservato Cristina Grieco – coordinatrice degli assessori regionali arrivando ieri al primo incontro dopo il 16 ottobre con il ministro del lavoro Di Maio.
Le regioni hanno in mano le politiche del collocamento (i centri per l’impiego) dovrebbero infatti assumere altre 4 mila persone. Ma per saperlo bisognerà attendere «la fine dell’estate».
Anche se il «decretone» non ha avuto ancora il «bollino» della ragioneria, i Cinque Stelle lo festeggeranno oggi dalle 11 a Roma in via Palermo 12 con Conte, Grillo, Davide Casaleggio, Di Maio e Di Battista