Il Fatto 6.1.19
I 5 attivisti pro curdi diventano un fumetto di Zerocalcare
Sono
andati in Siria tra il 2016 e il 2018, per unirsi alle milizie curde
del Rojava nella lotta contro il terrorismo islamico. Ma per questo sono
considerati dalla Procura “socialmente pericolosi”, in quanto
potrebbero sfruttare le loro conoscenze in materia di armi e strategie
militari per compiere delitti contro la persona con “conseguenze più
gravi”: la vicenda di 5 attivisti dei centri sociali torinesi,
sottoposti a una misura di prevenzione di “sorveglianza speciale” per i
loro trascorsi, diventa una striscia di Zerocalcare. “Tutti si riempiono
la bocca di lotta al terrorismo – ha dichiarato il fumettista – poi
però criminalizziamo chi si unisce a chi lo combatte.” In segno di
solidarietà l’artista romano ha così pensato di dedicare loro una
striscia, postata ieri sul sul suo profilo Facebook. Già autore del
libro “Kobane calling”, Zerocalcare è stato personalmente nel centro di
Mehser, al confine turco-siriano, insieme a un gruppo di volontari per
supportare la resistenza curda e raccontare il conflitto attraverso i
suoi disegni.