domenica 6 gennaio 2019

Il Fatto 6.1.19
“Disobbedire al dl sicurezza è solo un favore a Salvini”
Michele Emiliano, governatore della Puglia: “Sono d’accordo con i sindaci, il decreto è una catastrofe. Ma si lotta con i ricorsi”
di Luca De Carolis


“Questo decreto rappresenta un errore catastrofico da parte di un governo neo-autoritario, ma disapplicare la legge sarebbe solo un favore a Matteo Salvini”. Il governatore della Puglia Michele Emiliano assicura di “condividere totalmente l’indignazione dei sindaci italiani”, ma respinge la linea della disobbedienza al decreto sicurezza annunciata da Leoluca Orlando e Luigi de Magistris. “Forse – sorride – anche per la mia forma mentis di magistrato”. Piuttosto, consiglia di fare ricorso. E rigetta ogni possibile dialogo con i Cinque Stelle: “Ora non è possibile parlare con loro, sono in trance”.
Perché il decreto sarebbe così sbagliato?
Perché fa saltare il sistema della seconda accoglienza, quello affidato agli Sprar, che era molto flessibile, ossia adattabile ai vari contesti territoriali. Non incentivava nuovi arrivi e integrava le persone, con l’insegnamento della lingua italiana e dando loro lavoro, soprattutto nell’agricoltura. E poi aveva ripopolato tante zone del Paese.
Però costava troppo, secondo Salvini. E in effetti sui migranti tanti hanno lucrato.
Non ho mai avuto l’impressione che quel sistema costasse troppo. E poi metà di quei soldi rimanevano sui territori. Ma soprattutto ora i costi verranno scaricati sui Comuni, perché svariate migliaia di persone, da anni in Italia, verranno gettate nell’illegalità. E chi si dovrà occupare di loro? I sindaci, con il loro welfare. Per questo sono tutti preoccupati.
Il premier Giuseppe Conte ha promesso che incontrerà l’Associazione nazionale dei Comuni. Si aspetta miglioramenti al testo?
Spero che Salvini prenda atto di aver preso una cantonata.
Ci sono contatti in corso con l’Anci?
Mah, i contatti questo governo li tiene con i post e le dirette su Facebook. Siamo alla finzione della politica.
E allora i sindaci che vogliono disobbedire potrebbero avere ragione.
Va ricordato ai sindaci dei piccoli Comuni che disapplicare la legge può configurare un reato. E che il sospetto di incostituzionalità di una norma può essere sollevato solo nel corso di un processo. Poi dovrà essere il giudice a rimettere eventualmente la questione alla Consulta. Non ci sono alternative per agli amministratori. Quindi neppure l’obiezione di coscienza, di cui ho pure sentito parlare. La legge la prevede solo per determinate fattispecie.
Quindi solo ricorsi?
Sì, basta provocare un giudizio tramite un cittadino o un’associazione. E comunque bisogna comportarsi in modo diverso da Salvini, che chiude i porti e decide chi salvare o no. Non dobbiamo metterci sul suo piano. La legalità è una sola.
La Toscana farà ricorso contro il decreto per conflitto di attribuzione.
Per ora non riesco a individuare la materia di esclusiva competenza della Regione che verrebbe lesa dal provvedimento. Le materie di cui si discute, dalla sicurezza all’integrazione, sono tutte di competenza perlomeno concorrente tra Stato e Regioni.
Allora strada sbarrata?
Una via può essere la legge La Loggia, che consente alle Regioni di fare ricorso per tutelare le materie di esclusiva competenza dei Comuni. Tagliando i fondi agli Sprar il decreto incide sull’assistenza diretta, che spetta ai sindaci.
Intanto il governo si è detto pronto ad accogliere donne e bambini a bordo della Sea Watch e della Sea Eye. E ha attaccato le Ong.
Questa storia delle Ong è una barzelletta. Come in tutti i settori ci sarà qualcuno che non si comporta bene, ma la maggior parte dei volontari opera per fini umanitari. Dopodiché esiste un diritto del naufrago ad essere accolto, nonostante quello che dice Salvini e chi governa con lui.
Ecco, il governo. Conte fa il mediatore, il leghista il falco e Di Maio pare barcamenarsi.
È un gioco delle parti. Uno fa il poliziotto cattivo, un altro il buono.
Lei aveva auspicato un accordo di governo tra Pd e M5S. E ora tanti glielo rinfacciano: “Pensate se avessimo fatto come consigliava Emiliano”.
È una stupidaggine, detta per coprire un grave errore. Stringendo l’accordo di governo la Lega ha raddoppiato i consensi, mentre i 5Stelle appaiono come dei pasticcioni e crollano nei sondaggi. Salvini sta distruggendo il Movimento, portandolo a una brutta deriva. Invece il Pd avrebbe potuto condurlo su un’altra rotta, recuperando punti. Se avessimo fatto l’accordo, i consensi li avremmo raddoppiati noi.
Magari il M5S aveva contraddizioni dentro di sé, prevedibili.
Non so cosa sia capitato ai 5Stelle. Sono assolutamente indignato dalla decisione di Di Maio di autorizzare nuove trivellazioni petrolifere nel golfo di Taranto. Da questo momento si dovranno aspettare da me ciò che ha patito il governo Renzi. Impugneremo in ogni sede il provvedimento di autorizzazione.
Il prossimo segretario del Pd dovrebbe comunque provare a parlare con il M5S? E lei chi sosterrà nel congresso?
In questa fase è impossibile ragionare con loro. Dopodiché io non posso svolgere attività di partito (non ha rinnovato la tessera del Pd per una sentenza della Consulta, secondo cui i magistrati possono candidarsi ma non possono partecipare alla vita dei partiti, ndr) ma voterò per Nicola Zingaretti. È l’unico che assicura la fine del renzismo.