Il Fatto 23.1.19
Strage di Viareggio, Moretti in aula. I parenti dei 32 morti: “Rinunci alla prescrizione”
L’ex capo di Fs in Corte d’appello
di Ferruccio Sansa
Il
primo incontro con i parenti delle vittime. Ieri mattina Mauro Moretti
si è presentato in Tribunale a Firenze al processo d’appello per la
strage ferroviaria di Viareggio. Moretti, ex ad di Rfi e di Trenitalia,
in primo grado è stato condannato a sette anni di reclusione. Erano le
23.48 del 29 giugno 2009: un carro cisterna carico di gpl deragliò
facendo uscire dai binari un treno merci. Il gpl, fuoriuscito dalla
cisterna che stava entrando nella stazione, esplose causando un incendio
che distrusse le abitazioni di via Ponchielli, a pochi passi dai
binari. Le vittime furono 32. Il processo di primo grado a Lucca si
concluse il 31 gennaio 2017 con 23 condanne e 10 assoluzioni. A Firenze
adesso è cominciato, appunto, l’appello. Una corsa contro il tempo:
parte delle accuse rischia la prescrizione.
Secondo la tabella
prevista la discussione dovrebbe terminare entro marzo. Ieri i
magistrati della Corte hanno ripercorso le tappe della vicenda,
ricostruito la sentenza di primo grado e illustrato i motivi di appello
presentati dalle parti. “È un’udienza importante, per questo l’ingegnere
ha deciso di essere presente. Ma non rilascerà dichiarazioni”, hanno
spiegato i suoi avvocati. Una presenza silenziosa, immobile (anche se
pare che Moretti si sia fatto scappare un saluto proprio con Dante De
Angelis, il macchinista scomodo licenziato da Trenitalia per le sue
denunce contro l’azienda). Intanto i parenti delle vittime chiedevano
agli imputati di rinunciare alla prescrizione. E il consigliere
regionale Pd Stefano Baccelli ha sottolineato che “Moretti fino a oggi
non si era mai presentato ad alcuna delle oltre 140 udienze del processo
di primo grado a Lucca. Un comportamento irrispettoso verso le vittime e
le famiglie”. Le associazioni che riuniscono i familiari delle stragi,
da Viareggio al Ponte Morandi, hanno annunciato che venerdì saranno a
Roma all’inaugurazione dell’anno giudiziario.