Il Fatto 23.1.19
Fra Brexit e nostalgie Irlanda di nuovo divisa? Ora la Nuova Ira recluta
Ulster
- L’autobomba a Derry come ai tempi della guerra civile. Da ex
militanti delusi dal Sinn Féin sono nate nuove formazioni come il
Saoradh
di Sabrina Provenzani
“Derry è in stato
di choc. Quelli della mia generazione, quaranta/cinquantenni, sono
avviliti e preoccupati. Nessuno, nessuno vuole tornare alla violenza dei
Troubles… Ma sui social ho visto ragazzi più giovani esultare per
quello che è successo sabato. Non hanno idea di cosa è stato”.
Mary
è cresciuta a Derry nel periodo dei Troubles, prima di trasferirsi a
Londra per il suo lavoro di giornalista. All’immagine delle violenze
settarie vuole sovrapporre quella della Derry di oggi, la città dei
Festival e della rinascita sociale e culturale.
Ma l’autobomba
esplosa sabato sera nel centro della città ha smosso antiche paure mai
completamente sopite, malgrado la sostanziale pace garantita nel 1998
dagli Accordi del Venerdì santo che hanno messo fine alla lunga guerra
civile in Ulster.
Secondo gli investigatori, l’autobomba sarebbe
stata piazzata di fronte al tribunale cittadino dalla New Ira, una
formazione paramilitare che la polizia nord-irlandese da tempo considera
“la più grave minaccia” per una città al centro di alcuni dei più
sanguinosi scontri fra nazionalisti repubblicani e lealisti fedeli alla
Gran Bretagna. E la sigla New Ira, finora quasi sconosciuta, ha fatto il
giro del mondo.
“Con gli accordi di pace, l’Irish Republican Army
e il suo braccio politico Sinn Fein hanno abbandonato la lotta armata
in favore di quella politica, e il Sinn Fein è cresciuto fino a
diventare un attore politico fondamentale in Irlanda – spiega al Fatto
William Matchett, agente dell’intelligence militare britannica durante i
Troubles e ora ricercatore all’Edward Kennedy Institute for Conflict
Prevention della Maynooth University, vicino Dublino – ma per alcuni
dissidenti repubblicani quegli accordi sono una svendita della causa
indipendentista, un tradimento del sacrificio di quanti hanno perso la
vita per liberare l’Ulster dall’occupazione britannica. La New Ira fa
parte di una galassia di piccole formazioni paramilitari decise a
continuare la lotta armata. Si tratta quasi certamente di un’alleanza
fra vecchi terroristi e nuove leve. I primi passano ai secondi la loro
esperienza in azioni terroristiche. Ma la loro capacità militare è
minima rispetto alla vecchia Ira. Non c’è nessun rischio di un ritorno
di quel livello di violenza”. Per Matchett, la forza militare della New
Ira sarebbe molto ridotta, fra i 10 e i 20 elementi attivi. Dieter
Reinisch, che studia i postumi dei Troubles da 15 anni, parla di due o
tre dozzine di elementi armati. Ma punta l’attenzione su un altro tipo
di supporto, molto più ampio. L’attentato a Derry non è stato
rivendicato dalla New Ira, ma mezz’ora dopo i fatti sul sito di Saoradh,
il Revolutionary Irish Republican Party, è comparso un comunicato che
celebrava l’azione dei Rivoluzionari repubblicani nel centenario
dell’imboscata di Soloheadbag, considerata l’inizio della guerra di
indipendenza contro gli occupanti britannici.
Il Saoradh è una
formazione recente, creata da ex militanti delusi dalla politica del
Sinn Fein. Ufficialmente i suoi leader negano ogni associazione con la
New Ira, ma secondo Reinisch il Saoradh è il braccio politico
dell’organizzazione armata, cui fornirebbe supporto logistico,
nell’ordine di alcune centinaia di fiancheggiatori, a cui si aggiunge
qualche migliaio di simpatizzanti. Sono popolari in zone molto povere di
Derry come Bogside, Creggan and Shantallow, comunità repubblicane dove i
benefici degli accordi di pace non sono mai arrivati e il Sinn Fein non
entra. E arrivano segnalazioni di allarme da alcune scuole della zona,
che riportano attività di reclutamento di giovanissimi. La roccaforte
del Saoradh è Derry, ma il partito, che ha anche una sezione giovanile,
si sta espandendo anche a Belfast e Dublino.
Oltre al sostegno a
operazioni armate, i leader del Saoradh sono pronti a sfruttare a loro
vantaggio l’ipotesi di una hard Brexit: “Dal nostro punto di vista la
Brexit è stata una manna dal Cielo… può spaccare lo Stato britannico. Il
ritorno di un confine fisico porterà inevitabilmente alla ripresa della
resistenza contro l’occupazione britannica. Qualunque tipo di posto di
blocco al confine verrà attaccato”.
Parole che risuonano forti e
chiare nel vacuum politico in cui si trova l’Irlanda del Nord, senza un
governo da due anni, da quando i due partiti principali, il DUP e il
Sinn Fein, hanno rotto senza mai recuperarlo il delicato equilibrio di
potere sancito dagli accordi di pace.
Con gli unionisti irlandesi
che tengono in effetti in piedi il governo di Theresa May, la Gran
Bretagna non è più vista come garante terzo di quegli equilibri, e dal
punto di vista dei dissidenti repubblicani il Sinn Fein non fa
abbastanza per opporsi allo strapotere degli unionisti.
Per
Reinisch, l’autobomba di sabato va letta in questo contesto. “È un
grosso successo simbolico, perché non ha ucciso nessuno ma ha dimostrato
al mondo che la New Ira esiste e può colpire una istituzione britannica
nel cuore della città. Pochi mesi fa, la polizia ha trovato un grosso
deposito di armi dei dissidenti repubblicani. Sembrava un colpo mortale.
La
New Ira non ha la forza militare e logistica per attacchi più gravi, ma
ha dimostrato di non essere finita. E questo potrebbe accelerare il
reclutamento di nuove leve”.