lunedì 21 gennaio 2019

Il Fatto 21.1.19
Contratti scaduti, medici in sciopero
di Chiara Daina


La lotta per la dignità della professione medica è una lotta per tutti. “Per mantenere il nostro sistema sanitario equo, solidale e universale servono nuove assunzioni e vanno rispettati i diritti dei lavoratori, che altrimenti fuggiranno verso il privato”: Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao, il più grande sindacato medico italiano, supplica il governo di prendere di petto la crisi del comparto prima che sia troppo tardi. Il 17 gennaio centinaia di camici bianchi con un sit-in sotto il palazzo del ministero della Pubblica amministrazione hanno chiesto di abrogare il comma 687 della manovra che blocca i tavoli contrattuali. E venerdì 25 ci sarà un altro sciopero nazionale. Centocinquantamila medici hanno un contratto scaduto da dieci anni. Di questi, 80mila hanno gli scatti di carriera bloccati. La proposta di Anaao è quella di usare la Ria (retribuzione individuale di anzianità), che con la legge 122/2010 non è più stata trasferita nei fondi accessori destinati agli avanzamenti professionali e per tamponare i disagi: “Con questi soldi si possono pagare gli straordinari, incrementare le indennità notturne e festive, e ristabilire gli scatti di carriera”.