Il Fatto 13.1.19
Il sovranismo è un nodo scorsoio
di Furio Colombo
Di
Maio ha ragione, perché non indossare tutti (tutti loro) i Gilet gialli
dei francesi casseurs, visto che tutti, nel governo Lega-5Stelle sono
impegnati in un serio lavoro di distruzione? Infatti basta un po’ di
attenzione per capire che il fatto nuovo (le leggendarie nuove leggi del
reddito e di quota 100) conta niente, si può congelare, fermare,
mettere in lista d’attesa, rinviare a un altro gennaio.
L’importante
è distruggere certe cose che c’erano prima e ci sono ancora (buone o
cattive non importa, sono “di prima”), allontanare certe persone che non
devono più ingombrare le istituzioni, esibire un livello morale che
ormai non si misura con niente perché niente è stato lasciato intatto,
solo i resti di una rissa continua.
Se pensate che da un lato
dello schermo entra in scena un ministro dell’Interno vestito da
poliziotto e dall’altra un capo di bande ultras con pesanti precedenti
penali – non per una sfida (vediamo chi vince fra vita e malavita) ma
per un forte abbraccio e una dichiarazione di amicizia reciproca –, vi
rendete conto che la differenza con il pericoloso tumulto francese
consiste nel fatto che in Francia i rivoltosi si gettano contro il
governo.
Qui il governo si getta nel vuoto, perché ha già
manomesso le istituzioni che gli erano state affidate, ha già spintonato
(o lasciato spintonare da fascisti veri e dichiarati) giornalisti
sgraditi, ha già espulso tutti i titolari di uffici e cariche di nomina
governativa, senza incontrarli e senza conoscerli, sulla base dell’unico
dato: “Sono quelli di prima”. Ha già fatto molto per spartire la Rai
secondo contratto, far tacere Radio Radicale, e limitare il più
possibile il resto dell’informazione.
A questo punto, fatti
crudeli e, fino a poco tempo fa inimmaginabili, come abbandonare al mare
gelato in tempesta una sessantina di naufraghi, si rivela come la più
importante azione di governo fino a oggi. Ma sta diventando chiaro che
ciò che accade ora è solo un inizio: c’è dell’altro in arrivo, e sarà
molto di più. La prima cosa da notare è che l’arco del comportamento
persecutorio comincia a farsi ampio.
Le persone cacciate sono
molte. Le notizie, anche televisive, sono un po’ peggiorate (pensate)
rispetto al prima. Ancora più oleose di prudenza e cautela nel
descrivere eventi deliberatamente dimenticati, come l’arresto del
sindaco Lucano.
E poi ci sono fatti, non si sa se risibili o
tragici, come l’ultima sentenza della Corte Costituzionale. Dichiara che
una violazione alla Costituzione, come approvare una legge-chiave senza
discuterla, per una volta si può tollerare, però che non si ripeta mai
più. Ma poi ci sono i porti chiusi, che il ministro vestito da
poliziotto ha concordato con il ministro delle Infrastrutture, uno che
si occupa di migranti ma non del porto di Genova.
Qualcuno dice,
con mal motivato ottimismo, che questa gente di governo, legata non da
una idea ma da un contratto sui rispettivi poteri, non può durare.
Eppure il complicato disastro provocato fin dal primo momento (pensate
ai vaccini, sacrosanti ma facoltativi) ha tutta l’aria di una
preparazione a ben altro.
Pensate a persone non prive di
esperienza come Maria Giovanna Maglie che intima alla Comunità ebraica
italiana di non interferire negli affari italiani (sic). Pensate alla
improvvisa scoperta di supermotoscafi veloci che (viene detto da adulti
ad adulti, senza ridere) trasportano velocemente nel Mediterraneo
sigarette, terroristi e organi da trapianto (come si sa, basta una borsa
e via), alla faccia dei buonisti che non avevano mai pensato ai
terroristi che forniscono cliniche e tabaccherie con lo stesso
comodissimo trasporto, sotto gli occhi distratti della Marina italiana,
Guardia costiera e Guardia di finanza.
Pensateci per dire: se c’è
chi si offre di dare queste notizie, e di spiegare il complotto della
sostituzione dei popoli ordito dal miliardario ebreo Soros (che dovrà
vedersela con la Maglie) e se il vicesindaco di Trieste, dopo avere
buttato via le coperte di un clochard (temperatura zero gradi) dichiara
che “il potere finanziario mondiale è in mano al sistema
giudaico-massonico”, e se ci si ripete con orgoglio di avere chiuso
definitivamente l’Italia, qualcosa deve ancora accadere.
Qualcosa
di peggio. Il sovranismo è un nodo scorsoio, e prima o poi la vittima è
chi lo sbandiera. Purtroppo però ha già messo il nodo al collo di tutto
il Paese.