Il Fatto 10.1.19
“Non col nostro corpo”. L’argine delle donne spagnole ai sovranisti
Il patto d’Andalusia
Cento collettivi femministi contrari alla proposta di Vox di abrogare la legge contro la violenza di genere
In piazza contro la “Manada”. Manifestazione a Cadice contro la decisione di rilasciare il gruppo di violentatori di Pamplona
di Alessia Grossi
“Negare
la violenza di genere è come negare l’Olocausto”. Le donne spagnole non
ci stanno a un patto – quello che governerà in Andalusia tra Pp,
Ciudadanos e Vox – “che usi come moneta di scambio i diritti acquisiti
delle donne”. Così più di 100 collettivi e associazioni femministi ieri
hanno firmato un manifesto-avviso al Partito popolare e a Ciudadanos:
“Perché il punto non è che una forza di ultra-destra come Vox proponga
un ritorno della donna come ‘regina del focolare’, sottomessa e
totalmente dipendente dall’uomo arrivando a negare persino che esista
una violenza di genere, la cosa grave è che due partiti democratici che
hanno appena firmato un patto nazionale per la lotta contro la violenza
machista, accettino in questo paese anche solo di sedersi a trattare con
i sovranisti”. E – in parte – hanno raggiunto lo scopo, visto che i due
partiti di centrodestra hanno deciso di chiudere sì un accordo con Vox,
inspensabile per completare l’alleanza di governo, ma senza deroghe
alla legge anti-violenza.
Sì, perché qui si parla di Spagna,
baluardo dei diritti, ultimo avamposto europeo della parità di genere,
la cui “identità stessa” si basa sulla conquista dei diritti delle
donne, delle persone Lgbtqia. “Un paese – spiega Yolanda Besteiro,
femminista e socialista. Madre. Avvocato. Consigliera del Comune di
Alcalà de Henares e presidentadella Federazione delle donne
progressiste” – in cui “più che le leggi, a dettare l’agenda ai governi
sui temi dell’uguaglianza, dell’aborto, della violenza di genere, è
sempre stato il patto sociale della cittadinanza, all’avanguardia su
questi temi, e sempre accanto alle stesse istituzioni”.
Yolanda
Besteiro che con la sua Federazione è una delle centinaia di firmatarie
del manifesto contro il patto anti-diritti è sicura che sia proprio
questo il punto: “In un momento e in un luogo in cui c’è stato un forte
avanzamento dei diritti, è proprio allora che le forze reazionarie
reagiscono e tentano di riportare tutto com’era quando erano solo gli
uomini a godere dei privilegi e le donne erano sottomesse, come durante
la dittatura franchista”. Ed è qui che tornano due paragoni per Besteiro
“affatto esagerati”: quello con l’Olocausto e quello tra il programma
dei sovranisti e la dittatura di Francisco Franco. “Dal 2003, cioè da
quando ne abbiamo contezza, in Spagna sono morte 1000 donne, 976 per
l’esattezza, tutte per mano di uomini e tutte in quanto donne. Nel 2018
ne sono state uccise 47 e quest’anno già c’è una vittima. Secondo me si
può paragonare all’Olocausto”, risponde secca. E in quanto alla
dittatura Besteiro trova somiglianze con il programma di Vox: allora le
donne non potevano lavorare, né studiare, né viaggiare senza il permesso
del marito, né aprire un conto in banca.
“Eravamo totalmente
dipendenti dall’uomo e relegate all’unico ruolo di regine del focolare”.
Ma non si tratta di ideologie, “Vox ne ha e ci crede – spiega la
presidenta – gli altri partiti invece accettano di negoziare su questo
programma solo per il potere, per sedersi a governare. Lo stesso leader
dei Popolari, Pablo Casado è tornato a parlare di violenza domestica
eliminando volutamente dal suo vocabolario la violenza di genere”,
spiega Besteiro, “quando non avrebbe dovuto neanche permettergli di
sedersi a trattare, sapendo che su questi temi la società spagnola ha
espresso chiaramente il proprio volere, soprattutto in Andalusia,
regione pioniera della legge anti-violenza”. Ma la Spagna in generale
non è da meno, se si pensa che l’ultima modifica alla legge
anti-violenza di genere è di dicembre 2018 e a firmarla sono anche gli
stessi partiti che ora si alleano con Vox. Ma le donne spagnole non
hanno fatto in tempo a festeggiare questo risultato e la sentenza con
cui la Corte Suprema due giorni fa ha deciso di considerare violenza
machista qualsiasi tipo di aggressione di un uomo su una donna con cui
ha una relazione, qualunque sia la motivazione, che subito è arrivato
l’affondo dall’Andalusia.
Non è però solo questa la legge che il
partito di ultra-destra vuole mettere in discussione. “Un altro punto
del programma è la cosiddetta ‘spilla parentale’, che prevede che si
chieda l’autorizzazione dei genitori perché i bambini possano assistere a
‘lezioni, laboratori o dibattiti su temi carichi di ideologia o morali
contrarie alle loro convinzioni’. Vale a dire che siano esonerati da
materie come educazione affettivo-sessuale, uguaglianza e diversità di
orientamento o di genere”, spiega Besteiro che sottolinea come queste
siano “il tratto distintivo dell’educazione spagnola”.
I cento
collettivi di donne non si sono arresi, nonostante né Popolari né
Ciudadanos abbiano abbandonato del tutto al proprio destino il partito
sovranista, ma, almeno – questo sì – “non sul corpo delle donne”. Dal 15
gennaio le associazioni inizieranno “le mobilitazioni proprio
dall’Andalusia” – dice Besteiro – “poi faremo una campagna in vista dei
prossimi appuntamenti elettorali perché si conoscano le conseguenze di
un voto a Vox, e per suggerire che se non si sa chi votare, meglio
restare a casa”.