giovedì 31 gennaio 2019

Corriere 31.1.19
La grande corsa dell’Asia verso le città
di Danilo Taino


Alle 16.00 di ieri, 30 gennaio 2019, il numero di persone che vivevano in una città del mondo era 4.087.217.060, secondo il «contatore» della società di management immobiliare JLL. Più di quattro miliardi di abitanti del pianeta, su un totale di meno di otto miliardi, sono urbanizzati. Una massa che si muove dalle campagne in aumento continuo. Tanto che il dibattito globale sul ruolo delle metropoli nella crescita dell’economia è ormai consolidato: sono le grandi forze trascinatrici dello sviluppo; creano enormi opportunità, economiche ma anche di emancipazione sociale e politica; pongono problemi altrettanto notevoli; sono una sfida per i governi. La teoria che corre è che siano il motore dello sviluppo futuro. Individuare quali sono le metropoli a maggiore dinamicità, dunque, è un indicatore interessante per tracciare una mappa mondiale degli avanzamenti economico-sociali. La società JLL lo ha fatto e ha elaborato un City Momentum Index (2019) che cerca di cogliere in quali città siano, al momento, le spinte maggiori alla crescita. Tiene conto, in forma ponderata, di venti variabili che misurano la tendenza socioeconomica — per esempio popolazione, crescita economica, investimenti diretti, connessioni aeree — che pesa per il 50%; e quella del mercato immobiliare commerciale — in termini di prezzi, affitti, numero di uffici e hotel — che pesa per l’altro 50%. Le metropoli prese in considerazione sono 131: 34 nordamericane, otto dell’America Latina, 51 di Europa e Medio Oriente, 38 dall’Asia-Pacifico. Un primo risultato straordinario è che nelle venti posizioni di testa non ci sono città americane ed europee; e solo una africana, Nairobi in posizione sei; le altre 19 sono asiatiche. La seconda sorpresa è che nelle prime cinque posizioni ci sono quattro città indiane: Bengaluru (Bangalore) al numero uno, Hyderabad al due, Delhi al quattro, Pune al cinque; interrotte, in terza posizione, da Hanoi. Nei primi venti posti si piazzano anche le indiane Chennai (Madras) al sette e Kolkata (Calcutta) al 15. Il resto sono città cinesi con l’eccezione di Ho Chi Minh City in posizione otto, Manila al 12 e Bangkok al 18. Altro risultato non scontato, il ritorno di Atene: la capitale greca è al secondo posto, dopo Osaka, per la situazione immobiliare (ma non sociale) in corso.