sabato 19 gennaio 2019

Corriere 19.1.19
Il nuovo numero Nel supplemento anche il progetto di oggi, a Venezia, per lo storico mercato del pesce
Marco Polo investiva su Rialto
«La Lettura» svela l’inedito
di Ida Bozzi


Una bellissima storia che ha mille anni eppure è (di nuovo) solo all’inizio: la vicenda del mercato di Rialto a Venezia, con un progetto culturale e commerciale per la sua rinascita. Il tutto, nello spirito e sotto il nume tutelare di Marco Polo (1254-1324).
Sul nuovo numero de «la Lettura», il #373 (che sarà in edicola fino a sabato 26 gennaio), un ampio servizio di Carlo Vulpio entra nel cuore di questa vicenda. Che è poi la storia stessa di una città unica al mondo: fin dal X secolo Rialto, cioè Rivoaltus, nucleo originario di Venezia sul Canal Grande, era il fulcro delle grandi rotte commerciali e la porta accogliente, aperta ed evoluta tra l’Oriente e l’Occidente. Così importante che i grandi commercianti e mercanti-viaggiatori avevano pressoché tutti a che fare con Rialto e il suo vivacissimo mercato.
Anche Marco Polo: su «la Lettura» #373 vengono pubblicati per la prima volta due documenti inediti che lo riguardano, scovati nell’Archivio di Stato di Venezia da Luca Molà, docente di Storia del Rinascimento all’Università di Warwick, Inghilterra. Rarissimi e da vedere, perché di documenti sull’attività di Marco Polo mentre era ancora in vita ne esistono appena una decina negli archivi. Uno dei due è proprio l’atto notarile del 2 settembre 1317 con cui Marco Polo prestò una cifra allora cospicua, 400 ducati, a un mercante veneziano affinché li investisse a Rialto.
Ma Rialto, in cui rimane un mercato che si sta spopolando e non somiglia più a quello della Venezia di Marco Polo, vuol rivivere: proprio Luca Molà, insieme con i docenti dello Iuav Donatella Calabi e Paolo Morachiello, ha in progetto di creare un «Museo di Venezia nel Commercio internazionale» che ripenserebbe lla Loggia della Pescheria e le Fabbriche Nuove, con il rilancio del mercato ittico, la nascita di luoghi di cultura, l’apertura di padiglioni gastronomici.
E la gente del luogo, con l’associazione «Rialto Nuovo», sostiene il progetto dei tre accademici, che sarà presentato il 1º febbraio a Venezia, nell’Ateneo Veneto, e che già sembra interessare le istituzioni, dal Comune alla Regione e le imprese: un ponte — proprio come quello famoso di Rialto — tra cultura e commercio.
Nel supplemento si affrontano molti altri argomenti: il tema di apertura, cui sono dedicate 5 pagine, è la bellezza. Se ne parla nella conversazione curata da Alessia Rastelli tra il fisico teorico Vincenzo Barone, il filosofo Remo Bodei e lo scrittore spagnolo Manuel Vilas. Bellezza anche come conoscenza, emozione, relazione con il sacro e il tribale: ne scrive Nuccio Ordine a partire dal nuovo saggio (Sull’estetica, Raffaello Cortina) del grande sociologo Edgar Morin. Mentre lo storico Alessandro Vanoli affronta il tema della bellezza e del rapporto con le immagini nel mondo islamico e il sinologo Maurizio Scarpari racconta il concetto di estetica nella tradizione cinese fino alla commistione globalizzata di oggi.
Immagine del mondo, immaginario del mondo: tra i servizi della sezione Libri, due interviste ad altrettanti noti autori di universi fantastici. Il creatore di Eragon, Christopher Paolini, autore dei bestseller fantasy del «Ciclo dell’eredità» parla a Severino Colombo del nuovo libro di racconti (La forchetta, la strega e il drago, Rizzoli, in libreria dal 22 gennaio), ma anche del rapporto con la tecnologia e perfino con la cucina. E il russo Dmitrij Gluchovskij illustra, nel dialogo con Emilio Cozzi, i suoi progetti multimediali, la serie dei romanzi Metro (Edizioni Multiplayer) che ha dato vita a videogame e giochi da tavolo, alla vigilia dell’uscita del videogioco Exodus (dal 15 febbraio su tutte le piattaforme di gioco).
Tra i mondi raccontati nel numero, molti sono reali: ad esempio, la sanità italiana. Su «la Lettura» #367 del 9 dicembre 2018, Giuseppe Remuzzi aveva dibattuto sul rapporto tra privato e pubblico anche in quest’ambito con il politologo Maurizio Ferrera e l’esperto di orientamento scolastico Francesco Dell’Oro. Sulle tesi di Remuzzi ora risponde l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia: si possono leggere affiancate le posizioni di Sirchia (il privato aiuta la sanità pubblica) e la risposta di Remuzzi (salute e mercato non vanno d’accordo). Altri temi: la fine del «finale» (dopo la scelta del film Bandersnatch, nuovo capitolo di Black Mirror, di far decidere allo spettatore gli snodi della trama) raccontata da Aldo Grasso; la Napoli della scrittrice Heddi Goodrich, americana che vive in Nuova Zelanda, intervistata da Cristina Taglietti; e l’Africa narrata da chi ci è nato, in un testo di Wilbur Smith.