Repubblica 20.12.18
A un mese dal via
Matera, la sfida dei 2mila eventi i Sassi rinascono come capitale
Dal
19 gennaio sarà il centro della cultura europea. Ma il suo volto è già
cambiato: alberghi e b&b sono triplicati, i ristoranti sono
passati da 300 a 400.
Corsa a comprare i pass per le iniziative
di Paolo Russo
MATERA
Gli abbonamenti viaggiano a un ritmo di 300 al giorno. Nel quartier
generale della Fondazione Matera 2019 aspettavano con ansia il lancio
del "passaporto" per la Capitale europea della cultura. L’enorme
partecipazione, a volte critica altre entusiasta, che ha accompagnato
questi quattro anni si sta traducendo in numeri. Ci vogliono 19 euro (12
per i cittadini lucani) per essere protagonisti, per 365 giorni,
dell’evento culturale dell’anno che trasformerà Matera in una delle mete
più ambite del turismo internazionale. Alle pareti dell’ex convento di
Santa Lucia, che ospita i 60 dipendenti al lavoro per Matera 2019,
compaiono ogni giorno nuove fotografie: sono quelle delle bande musicali
che confluiranno da ogni parte d’Europa alla cerimonia d’apertura del
19 gennaio.
Open Future è lo slogan scelto dalla Fondazione Matera 2019.
Il
futuro tra i Sassi è cominciato quattro anni fa. Il 17 ottobre 2014,
giorno della designazione. L’attrattività turistica della città è
esplosa.
Su booking.com sono raddoppiate le strutture ricettive
che ora sono oltre 700 con tassi di prenotazioni tra più alti d’Europa.
Anche i dati di Unioncamere confermano una crescita del 300% delle
strutture ricettive mentre i ristoranti sono passati da 297 a 395. «Ma
dopo il 2019 cosa resterà di tutto questo?», si domanda Aldo Montemurro
osservando il cantiere della stazione di Boeri. Vent’anni fa il suo fu
il primo b&b della città. Il tema è molto dibattuto soprattutto
dopo che il New York Times ha dato risalto alle dichiarazioni del
sindaco De Ruggieri: «Non vogliamo turisti». Il direttore artistico
della Fondazione Matera 2019, Paolo Verri dribbla la polemica: «Siamo
contro l’overtourism che rischia di snaturare la città. Ma accoglieremo
tutti i cittadini temporanei che vorranno fare il passaporto per Matera
2019». «Sì, la capitale ha creato turismo, ma è necessario gestire il
fenomeno, senza lasciarsi togliere l’anima. Gli intellettuali, gli
artisti e i narratori del luogo rivestono un ruolo fondamentale affinché
si possa mantenere la propria identità» ammonisce la scrittrice
materana Mariolina Venezia, Premio Campiello nel 2007.
Non è
ancora tutto pronto. La città pullula di cantieri e la polemica politica
è aspra. Ma Verri vive sereno i 31 giorni che lo dividono
dall’inaugurazione del programma di Matera 2019, composto da 2000 eventi
per 48 settimane di appuntamenti quotidiani; 80 progetti originali, la
metà dei quali realizzati con il coinvolgimento di 3 mila lucani;
migliaia gli artisti. Se gli si chiede di indicare i tre momenti
fondamentali, comincia dalla cerimonia inaugurale, che porterà in città
54 bande, espressione delle capitali europee della cultura e dei paesi
della Basilicata.
Duemila musicisti entreranno marciando e
suonando nella città dei Sassi per 19 ore, dalle 10 a notte fonda, «per
una giornata indimenticabile, dalle 19 alle 20 in diretta su Raiuno, con
dichiarazione ufficiale di apertura del presidente della Repubblica
Sergio Mattarella».
Il tema del futuro è dominante. Per capire la
città in queste ore non basta attraversarla in compagnia di una guida.
Ci vorrebbe piuttosto un rabdomante. Sarà un successo o un clamoroso
flop? Si è più orgogliosi di un programma culturale realizzato nei tempi
investendo 48 milioni, invece dei 52 preventivati, o spaventati per i
lavori in corso che assediano la città? I materani sono divisi tra
paradiso e inferno. Allora, dal 17 maggio al 2 giugno a essere chiamato
in causa sarà direttamente il sommo poeta, Dante Alighieri. Marco
Martinelli ed Ermanna Montanari del Teatro delle Albe realizzeranno tra i
Sassi una versione partecipata del suo Purgatorio con 800 cittadini e
1.200 partecipanti complessivi, impegnati a recitare come a costruire
scenografie. La Cantica sarà messa in scena per le piazze, fra le
strade, con i registi a far da guida di un grande corteo che,
simbolicamente, partirà dalla chiesa del Purgatorio e che racchiude il
senso di Matera 2019 secondo Verri: la partecipazione. Come nella
Cavalleria Rusticana realizzata da Giorgio Barberio Corsetti e il San
Carlo di Napoli. Mentre dal 18 al 20 luglio (giorno in cui in tutto il
mondo si festeggeranno i 50 anni dal primo passo dell’uomo sulla Luna),
Matera chiama Houston nella Cava del Sole si celebrerà l’allunaggio con
un progetto in anteprima mondiale firmato da Brian Eno. È il terzo
evento segnalato da Verri.
L’ambizione di Matera è alle stelle e la prova generale sarà il Capodanno di Rai Uno.
(ha collaborato Antonella Gaeta)