sabato 22 dicembre 2018

La Stampa 22.12.18
Il Papa: i preti pedofili sono lupi che divorano anime innocenti
di Salvatore Cernuzio


Convertitevi e consegnatevi alla giustizia umana, e preparatevi alla giustizia divina». È la prima volta che il Papa parla direttamente ai sacerdoti pedofili: si rivolge a loro come a «quanti abusano dei minori» ma non esista a paragonarli, con insolita durezza, a «lupi atroci» pronti a «divorare anime innocenti», schermandosi dietro a «smisurata gentilezza, impeccabile operosità e angelica faccia». L’occasione è il monumentale discorso che ogni anno, prima di Natale, Francesco pronuncia davanti a vescovi e cardinali che compongono la Curia romana, riunita ieri al completo in Vaticano. Bergoglio guarda già al summit di febbraio in cui convocherà a Roma i presidenti delle Conferenze episcopali del mondo: un’occasione per studiare strategie per evitare in futuro «tali sciagure», oltre che per ribadire la linea di «tolleranza zero» avviata da Benedetto XVI che, negli ultimi dieci anni, sembra aver portato ad una diminuzione dei casi di violenze sessuali.
Misure drastiche
Ancora troppo poco, però, rispetto alle sconcertanti percentuali emerse nei report pubblicati quest’anno in Europa o negli Usa (su tutti, quello della Pennysilvania). Il Papa annuncia infatti misure più drastiche per i preti che si macchiano il corpo e l’anima di tali crimini: «Sia chiaro - dice ai capi Dicasteri - dinanzi a questi abomini la Chiesa non si risparmierà nel compiere tutto il necessario per consegnare alla giustizia chiunque abbia commesso tali delitti. La Chiesa non cercherà mai di insabbiare o sottovalutare nessun caso». Un «basta» esausto, esasperato, del Pontefice argentino - che in quest’ultimo anno, forse uno dei più difficili del pontificato, ha dovuto affrontare ripetutamente questioni legate ad abusi - a quella cultura dell’occultamento che sembrava una prassi nei circuiti ecclesiali del passato, le cui conseguenze sono riemerse nel 2018 portando all’implosione di intere diocesi in Cile, Australia e Stati Uniti. «Tempeste e uragani» che hanno scosso tutta la Chiesa, dice il Papa. Nel suo discorso alla Curia, esprime anche un inedito «grazie» agli operatori dei media «che sono stati onesti e oggettivi e che hanno cercato di smascherare questi lupi e di dare voce alle vittime». «Anche se si trattasse di un solo caso di abuso – che rappresenta già di per sé una mostruosità – la Chiesa chiede di non tacere»: in queste situazioni lo scandalo più grande è «coprire la verità».