martedì 11 dicembre 2018

La Stampa 11.12.18
Lo Stato rimborserà solo i farmaci meno costosi
di Paolo Russo


Rivoluzione in arrivo per il prontuario farmaceutico. Tra i farmaci con stessa indicazione terapeutica e parità di efficacia lo Stato rimborserà solo quello con il prezzo più basso, salvo gli altri non taglino i loro listini. Fermo restando che il medico potrà prescrivere la pillola più costosa, motivando però la sua decisione. Un’operazione che varrebbe almeno 2 miliardi di euro secondo le stime dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che su alcuni prodotti equivalenti ha registrato differenze di prezzo tra il 20 e il 30%, che appianate produrrebbero oltre 80 milioni di risparmio per due soli medicinali.
E in prontuario ce ne sono migliaia che potrebbero dare risparmi milionari. A dare il via all’operazione per liberare risorse da reinvestire nei costosissimi farmaci innovativi è il documento sulla governance farmaceutica elaborato dal gruppo di esperti nominato dal ministro della Salute Giulia Grillo.
Il prezzo più basso
Il meccanismo, già fissato da una delibera dell’Aifa del maggio scorso, tecnicamente prevede di fissare il prezzo di rimborso al livello più basso tra quelli al «4° livello di classificazione ATC». Che detta così la capiscono solo gli addetti ai lavori ma che spiegata con un esempio funziona in questo modo: se al primo livello ci sono tutti i farmaci per l’apparato digerente, al secondo gli antiacidi, al terzo gli antiulcera, al 4°livello troviamo gli «inibitori della pompa protonica», i diffusissimi medicinali contro il reflusso esofageo. In questa categoria sono in commercio cinque molecole con lo stesso meccanismo di azione ma a prezzi diversi. In futuro le regioni potranno rimborsare solo quello con il prezzo più basso, a meno che gli altri produttori non portino i loro listini a livello del medicinale più economico. Un’operazione che le stesse regioni hanno mostrato di condividere in precedenti incontri con il ministro della Salute.
«All’orizzonte – afferma il ministro Grillo- si stanno affacciando nuovi trattamenti che se realmente innovativi devono essere messi a disposizione dei pazienti. Per farlo è necessario allocare le risorse a nostra disposizione, per questo procederemo al riordino del prontuario secondo il principio “stessa valenza terapeutica, stesso prezzo”».
«Abbiamo un prontuario fatto al 70% di fotocopie e -si interroga il farmacologo Silvio Garattini, tra gli estensori del piano- ci si chiede se corrisponda alle esigenze di salute dei cittadini». La risposta l’ha già data nel documento .