il manifesto 6.12.18
Savona non tratta: “C’è una recessione, ora bisogna agire”
Il
discorsoè generale e in termini tanto politici che di teoria economica
non fa una piega. Solo che quelle parole, pronunciate ieri da Paolo
Savona alla presentazione del libro Gli arrabbiati di Paolo Sommella,
sono anche l’emergere a coscienza di una linea alternativa di politica
economica nell’esecutivo insieme più moderata e più battagliera:
“L’Italia non può attendere per fronteggiare i rischi di una recessione
produttiva dovuta da problemi geopolitici”. E cosa non può attendere? La
lenta transizione politica che seguirà alle Europee del prossimo anno
per avere interlocutori meno astiosi: “Il nostro dovere è agire”. Con
gli attuali protagonisti dell’Unione europea, però, “non ci può essere
un dialogo al di là del contingente, spero che non ci siano danni
irreparabili. L’Italia non può attendere in una situazione di alta
disoccupazione e povertà inaccettabile, se non troviamo una soluzione
‘gli arrabbiati’ del libro aumenteranno ancora”. Com’è noto Savona,
economista liberale assai poco incline alla spesa in deficit, vorrebbe
che la manovra fosse incentrata – più che su reddito di cittadinanza e
pensioni – sugli investimenti per spingere la crescita.