sabato 22 dicembre 2018

il manifesto 22.12.18
Botta e risposta Raggi-Ciaccheri su Mimmo Lucano
Roma. La prima cittadina della capitale infastidita per la concessione della cittadinanza onoraria concessa dal municipio VIII al sindaco di Riace. Ma è solo una iniziativa simbolica, di sensibilizzazione
Mimmo Lucano riceve la targa della cittadinanza onoraria dal presidente dell'VIII municipio Amedeo Ciaccheri
di Rachele Gonnelli


La sindaca pentastellata della capitale Virginia Raggi non ha gradito il successo dell’iniziativa celebrata al teatro Palladium l’altro ieri sera, nel quartiere della Garbatella, per il lancio della candidatura a premio Nobel per la Pace del paese di Riace per il modello di integrazione tra residenti e migranti realizzato dal sindaco Mimmo Lucano, alla presenza anche del governatore del Lazio Nicola Zingaretti.
Durante l’iniziativa il presidente del municipio VIII Amedeo Ciaccheri, che fa parte del comitato promotore per il Nobel insieme alla rivista Left e alle Chiese Evangeliche, ha anche consegnato una targa che riconosce simbolicamente la «cittadinanza onoraria» a Lucano, solo però per quel quartiere di Roma, beninteso, anche se tra i più popolosi. «Madame le maire c’est moi!», deve aver pensato Virginia Raggi, così al mattino ha preso carta e penna e ha mandato al mini-sindaco una lettera stizzita nella quale protesta «l’irritualità della procedura, in quanto la cittadinanza onoraria di Roma capitale è concessa al sindaco su deliberazione dell’assemblea capitolina», con l’aggiunta che «nella prassi consolidata» quest’onore viene riconosciuto previa istruttoria sui motivi di merito della domanda e «solo l’assemblea capitolina è deputata» a individuare persone non residenti «che abbiano incarnato i valori fondanti della città». Segue firma a svolazzo.
Il giovane presidente del municipio VIII le ha risposto a giro-posta con altra missiva protocollata tirando in ballo addirittura il mito di Enea, fondatore della città di Roma, fuggito dalla guerra di Troia. Tanto per ricordare i valori fondanti dell’Urbe. E dunque – sprona Ciaccheri – se la prima cittadina e l’intera aula Giulio Cesare ritengono di «condividere il messaggio di pace, solidarietà e fratellanza tra i popoli che si diffonde da Riace», si ritenga impegnato a promuovere il riconoscimento della vera cittadinanza romana ad honorem a Mimmo Lucano in Campidoglio. Essendo del tutto «ovvio il valore puramente simbolico» della targa del VIII municipio.
Il capogruppo capitolino del Pd Giulio Pelonzi ha quindi preso la palla al balzo per tentare di «stanare» la maggioranza cinquestelle sul tema delicato dell’accoglienza e ha subito presentato una mozione che a norma di Statuto di Roma capitale riconosca effettivamente la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano e perché l’assemblea comunale aderisca alla campagna appena aperta per l’assegnazione del premio Nobel a Riace. C’è da segnalare oltre a un comunicato di critiche della Lega, la protesta di 5 militanti di Casa Pound davanti alla sede dell’VIII con lo striscione «Questa non è accoglienza, è delirio di onnipotenza», evidentemente all’indirizzo di Ciaccheri, sulla cui scia si pone ora la sindaca. r. g.