il manifesto 15.12.18
«La visita di Salvini in Israele nel disprezzo del processo di pace»
di Luisa Morgantini
presidente di Assopace Palestina
Assopace
Palestina, impegnata per una soluzione con giustizia della vicenda
israelo – palestinese, esprime la convinzione che tale soluzione sia
possibile solo con la fine dell’occupazione militare israeliana e la
colonizzazione dei territori palestinesi in atto ormai da piu’ di 50
anni, in totale dispregio della legalità internazionale, delle
innumerevoli deliberazioni delle Nazioni Unite e della posizione
dell’Unione Europea; esprime pertanto il suo dissenso per le vergognose
dichiarazioni del Ministro degli Interni Matteo Salvini fatte durante la
sua recente visita in Israele.
Esse costituiscono una vergogna
per l’Italia e per i popoli e le persone che credono nei principi
espressi nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che gli
Stati firmatari come l’Italia sono doverosamente impegnati ad applicare.
Il ministro Salvini con la tracotanza che lo contraddistingue si è
arrogato il diritto di dichiarare, contro le regole internazionali, che
Gerusalemme è la capitale di Israele, che Hezbollah, partito
legittimamente al governo in Libano, è una forza terrorista. Queste
dichiarazioni hanno tra l’altro messo in pericolo la nostra missione
Unifil che ha un mandato di controllo rigorosamente super partes al
confine fra Libano e Israele.
Il ministro ha anche promesso grandi
sviluppi dei rapporti commerciali e militari con Israele, che egli
considera un baluardo dell’Europa contro il terrorismo di matrice
islamica, mentre noi auspichiamo e chiediamo che l’ Italia cessi ogni
collaborazione militare con Israele che usa le armi per uccidere la
popolazione palestinese.
La sua visita è stata anche fortemente
criticata in diversi articoli del giornale Haaretz, che esprimono
preoccupazione per le posizioni razziste nei confronti degli immigrati e
dei rifugiati e per le frasi da lui usate che parafrasavano celebri
detti mussoliniani. Davanti allo Yad Vashem il ministro Salvini ha
trovato anche un gruppo di israeliani con il parlamentare Dov Khenin di
Hadash che contestavano la sua presenza e l’uso strumentale da lui fatto
di un luogo da onorare come lo Yad Vashem. Il Presidente israeliano
Reuven Rivlin, adducendo motivi di tempo, si è spinto ancora oltre, non
ricevendo il ministro italiano; sono note le posizioni critiche di
Rivlin nei confronti delle alleanze del governo Netaniahu con la destra
europea, che a noi ricordano l’alleanza in tempi passati tra Israele ed
il Sud Africa dell’apartheid.
Assopace Palestina fa appello a
tutte le forze democratiche, al Presidente della Repubblica, al
Parlamento e in particolare al M5S, ricordando che il ministro Di Maio
durante una visita nei territori occupati prima di siglare il contratto
di governo con la Lega, dichiarò ai media che appena giunti al governo
avrebbero riconosciuto lo Stato di Palestina.
Ci auguriamo che le
posizioni espresse dal mìnistro Salvini vengano smentite dal Parlamento,
dal governo italiano e dal Presidente della Repubblica, per riaffermare
che l’Italia continua ad essere in linea con la posizione dell’Unione
europea e dell’Onu per la fine dell’occupazione militare, il blocco
dell’espansione coloniale, cosi come quello di Gaza e il ripristino
della legalità violata da Israele.