Il Fatto 7.12.18
Spataro contro Anm: “Sorpreso dal silenzio sul caso Salvini”
di Andrea Gianbartolomei
“Io
non ho alzato i toni. Ho soltanto ricordato le competenze esclusive
dell’autorità giudiziaria”. Il giorno dopo la discussione che ha animato
la magistratura e le sue correnti, il procuratore di Torino, Armando
Spataro, torna sulla polemica a distanza col ministro Salvini, che
martedì mattina aveva annunciato un’operazione di polizia rischiando di
compromettere, a dire del magistrato, gli arresti.
L’operazione
condotta dalla Squadra mobile torinese è terminata soltanto mercoledì
sera con l’arresto a Padova di uno degli indagati. Nove sono gli
arrestati sui 15 destinatari della misura. Spataro ha voluto ricordare
che la Procura era l’“unica competente in ordine alla direzione delle
indagini, al rilascio della delega per la esecuzione di provvedimenti
cautelari e alla gestione e autorizzazione alla diffusione delle
conseguenti informazioni”. Il procuratore si è poi detto “sorpreso” dal
silenzio della Giunta dell’Anm e dalle parole del presidente Francesco
Minisci, che mercoledì invitava a portare avanti il confronto
“abbassando i toni”. “Non ci sono toni da abbassare da parte mia”, ha
affermato Spataro.
L’Anm non ha difeso il magistrato e questo non è
piaciuto, ad esempio, all’Anm Liguria, per la quale il silenzio rischia
di “delegittimare il ruolo stesso dell’associazione”, e ad Area: “Ci
sembra incredibile che possa passare sotto silenzio, o essere in qualche
modo giustificato, l’intervento di un ministro – sostiene la corrente
progressista della toghe –. Ma ancora più incredibile ci sembra ignorare
le reazioni scomposte e il tono di dileggio”. Secondo Area queste
reazioni sarebbero “unicamente da stigmatizzare” perché “se consentiamo
oggi queste modalità facciamo diventare normali certi toni che sino ad
ora erano ignoti nei rapporti tra istituzioni, giungiamo a legittimare
un imbarbarimento che danneggerà tutti”.