venerdì 7 dicembre 2018

Il Fatto 7.12.18
Spataro contro Anm: “Sorpreso dal silenzio sul caso Salvini”
di Andrea Gianbartolomei


“Io non ho alzato i toni. Ho soltanto ricordato le competenze esclusive dell’autorità giudiziaria”. Il giorno dopo la discussione che ha animato la magistratura e le sue correnti, il procuratore di Torino, Armando Spataro, torna sulla polemica a distanza col ministro Salvini, che martedì mattina aveva annunciato un’operazione di polizia rischiando di compromettere, a dire del magistrato, gli arresti.
L’operazione condotta dalla Squadra mobile torinese è terminata soltanto mercoledì sera con l’arresto a Padova di uno degli indagati. Nove sono gli arrestati sui 15 destinatari della misura. Spataro ha voluto ricordare che la Procura era l’“unica competente in ordine alla direzione delle indagini, al rilascio della delega per la esecuzione di provvedimenti cautelari e alla gestione e autorizzazione alla diffusione delle conseguenti informazioni”. Il procuratore si è poi detto “sorpreso” dal silenzio della Giunta dell’Anm e dalle parole del presidente Francesco Minisci, che mercoledì invitava a portare avanti il confronto “abbassando i toni”. “Non ci sono toni da abbassare da parte mia”, ha affermato Spataro.
L’Anm non ha difeso il magistrato e questo non è piaciuto, ad esempio, all’Anm Liguria, per la quale il silenzio rischia di “delegittimare il ruolo stesso dell’associazione”, e ad Area: “Ci sembra incredibile che possa passare sotto silenzio, o essere in qualche modo giustificato, l’intervento di un ministro – sostiene la corrente progressista della toghe –. Ma ancora più incredibile ci sembra ignorare le reazioni scomposte e il tono di dileggio”. Secondo Area queste reazioni sarebbero “unicamente da stigmatizzare” perché “se consentiamo oggi queste modalità facciamo diventare normali certi toni che sino ad ora erano ignoti nei rapporti tra istituzioni, giungiamo a legittimare un imbarbarimento che danneggerà tutti”.