Corriere 7.12.18
Cause per molestie
La ginnastica Usa è in bancarotta
Il caso del medico-orco. «Risarciremo tutti»
È
come se trent’anni di occhi e porte chiuse, d’indifferenza e omertà di
fronte a molestie e abusi gravissimi avessero cancellato di colpo 115
medaglie olimpiche conquistate in oltre un secolo. Come una qualunque
azienda che affonda di fronte ai creditori, Usa Gymnastics, la
Federazione americana di ginnastica artistica, ha aderito al famigerato
Chapter 11, la procedura di amministrazione controllata che prevede la
consegna dei libri contabili in tribunale e precede il fallimento.
Ai
dirigenti federali è sembrata l’unica via di uscita di fronte a 140
cause di risarcimento individuali o collettive avanzate da 350 ginnaste
vittime di molestie sessuali. Atlete ed ex atlete accusano i vertici
federali di non aver voluto fermare Larry Nassar, il medico-mostro del
team olimpico e condannato lo scorso gennaio a 60 anni di carcere per
aver abusato di centinaia di atlete. Il processo a Nassar, che si è
svolto davanti al tribunale di Ingham, nel Michigan, ha visto sfilare
davanti alla giudice Rosemarie Aquilina tutte atlete che hanno
raccontato decenni di abusi e orrori. L’arresto, il mese scorso, del
presidente federale Steve Penny, accusato di aver coperto Nassar, è
stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Le accuse
La Federazione accusata di non aver fermato le violenze
«Sono tempi duri»
L’indagine,
nata da un’inchiesta del piccolo quotidiano Indianapolis «Star», i cui
giornalisti si sono autofinanziati per poter far luce sui fatti, ha
portato alla luce una rete di complicità federali estesissima. Sospetti,
segnalazioni, report di medici e psicologi non hanno indotto nessuno
nella ricca Federazione — con cui Nasser aveva cominciato a collaborare
già nel 1986, diventando ben presto un guru — a fermare il mostro a cui
le atlete venivano inviate e raccomandate per trattamenti medici e
manipolazioni osteopatiche. A testimoniare contro Nasser si è presentata
anche Simone Biles, stella planetaria della ginnastica con le sue
quattro medaglie d’oro ai Giochi di Rio e 14 titoli mondiali.
Il
rinnovamento dei vertici politici e amministrativi della Federazione non
ha fermato la valanga di cause civili e richieste di risarcimento. Ieri
Kathryn Carson, la nuova responsabile della Federazione, ha annunciato
il ricorso al Codice di Bancarotta. «Sono tempi durissimi per la
ginnastica americana — ha ammesso Carson — e la procedura ci consentirà
di andare avanti, voltando pagina, con le attività di allenamento e
competizione sia dei ragazzi che del team olimpico. Pagheremo debiti e
risarcimenti fino all’ultimo centesimo grazie alle polizze assicurative
sottoscritte in passato. Tutte le nostre iniziative — dal Capitolo 11,
al lavoro di mediazione e cura dei sopravvissuti degli orribili abusi di
Nassar, alle iniziative di sicurezza che abbiamo implementato, al
sostegno dei nostri atleti e club — sono prese con l’ammissione delle
colpe del passato e l’obiettivo di rendere la ginnastica negli Stati
Uniti virtuosa e rispettosa degli atleti e ancora vincente».