giovedì 27 dicembre 2018

Corriere 27.12.18
Il regalo di Putin alla Russia: testato il missile ipersonico
«È impossibile da fermare»
L’Avangard può portare testate nucleari e colpire «ovunque»
In tv le immagini del presidente che assiste agli esperimenti
di Fabrizio Dragosei


MOSCA «Un eccellente regalo
 per la nazione in occasione dell’anno nuovo». Senza alcuna ombra di ironia, Vladimir Putin ha commentato così il riuscito lancio sperimentale di un inedito missile intercontinentale al quale ha assistito dal centro di controllo del ministero della Difesa. Un razzo atomico velocissimo, non intercettabile dal «potenziale avversario» (una volta, durante la guerra fredda, gli Usa venivano definiti ufficialmente il «principale avversario»), in grado di colpire praticamente ovunque. Per anni, ha fatto capire il presidente russo con orgoglio, questa e altre armi in preparazione daranno al Paese una supremazia assoluta, garantendone la sicurezza: «Un grande momento nella vita delle forze armate e del Paese». In sostanza, la risposta ai piani americani di schierare un sistema di difesa missilistico.
Naturalmente le immagini di Vladimir Vladimirovich che fissava gli schermi sui quali veniva seguito il volo dell’Avangard, come si chiama la nuova arma, sono state diffuse in tv in modo che tutto il Paese sapesse. Si tratta di un missile che a un certo punto «planerebbe» come un aliante tra i diversi strati dell’atmosfera a venti volte la velocità del suono. Dagli Urali, il razzo di prova ha raggiunto il poligono basato in Estremo Oriente, a circa seimila chilometri di distanza.
Il sistema potrebbe essere operativo già l’anno prossimo e venir installato in 31 siti sparsi nel Paese. Ma non è la sola «meraviglia» di cui il presidente aveva parlato a lungo nel marzo scorso, proprio in risposta al cosiddetto scudo americano. Tra queste, un nuovo pesante missile balistico, il Sarmat; un siluro nucleare velocissimo, forse chiamato Poseidon; un missile balistico che può essere lanciato da un Mig modificato, il Kinzhal. Ma il fiore all’occhiello del nuovo arsenale è senz’altro l’Avangard testato ieri che raggiunge una temperatura esterna in volo di duemila gradi. Il gas ionizzato a causa dell’altissima velocità e temperatura, gli darebbe una specie di invisibilità.
Capodanno, dunque (per i russi è sempre stata la festa più importante), e tempo di entusiasmi bellici. Anche il ministero della Difesa, solitamente assai serioso, si è lasciato andare e nel calendario per il 2019 ha fatto ricorso a una sorta di macabro spirito. Nella pagina di gennaio compare un missile nascosto in un bosco. Una scritta dice: «Consegniamo carichi in qualunque parte del mondo». A settembre ecco una soldatessa che punta il suo fucile verso l’obiettivo fotografico: «Alcune donne fanno perdere la testa». A dicembre una foto con esplosioni di razzi e colpi di artiglieria che fa pensare alla fine del mondo, è accompagnata dalla «scherzosa» didascalia: «Giocattoli di Capodanno, candele e petardi».